Cantieri di solitudine
Concerto sociale per quartetto d’archi (2025) di Emanuele Casale
Commissione e prima assoluta
Un’indagine artistica e ironica sull’individualismo contemporaneo
Quartetto Prometeo
violino I Aldo Campagnari
violino II Lorenzo Tranquillini
viola Danusha Waskiewicz
violoncello Francesco Dillon
«Il sociologo Zygmunt Bauman identificava l’individualismo e la solitudine come due tra le più insidiose questioni della modernità, condizioni che lentamente allontanano l’individuo dalla comunità, modificandone il rapporto con l’altro e con il mondo. Nei Cantieri di Solitudine esploro questa condizione esistenziale attraverso sei movimenti, ciascuno dedicato a un aspetto specifico dell’isolamento e dell’individualismo.
I videogame, per esempio, diventano sostituti relazionali, specie per chi vive appartato. La memoria si àncora ai ricordi e ai rimorsi, spesso come un rifugio esclusivo; mentre un movimento evoca la scelta di trovare negli animali una consolazione sostitutiva a quella umana.
Il lavoro è permeato da uno spirito ludico e ironico che sembra voler esorcizzare queste tematiche, o almeno renderle meno opprimenti, quasi a offrire uno spazio di respiro nell’interpretazione di una condizione inevitabile. L’opera culmina in un’immagine di allegra autodistruzione, rappresentazione di una società sempre più dominata dall’intelligenza tecnologica, in cui il bisogno di supporto e di interazione umana rischia di attenuarsi a causa di una crescente autosufficienza pratica, oltre che affettiva».
Emanuele Casale
Informazioni sullo spettacolo
02.11.2025 - h 18:00 - Sala Verdi
60 minuti
Posto unico
€ 10,00


