Becco di rame
Teatro del Buratto
dal libro di Alberto Briganti
adattamento drammaturgico Ira Rubini
ideazione e messa in scena Jolanda Cappi, Giusy Colucci, Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco
musiche originali Andrea Ferrario
in scena Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco
voci Francesco Orlando, Flavia Ripa, Valentina Scuderi, Nadia Milani, Serena Crocco pupazzi Chiara De Rota, Linda Vallone
scenografie e oggetti Raffaella Montaldo, Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco
disegno luci Marco Zennaro
Temi importanti come diversità, disabilità, importanza di essere accolti, accettati e desiderati nonostante una fisicità o un’abilità diversa rispetto a quelle ritenute “normali” sono alla base di questa storia vera, raccontata con la tecnica dell’animazione su nero. Con l’ausilio di particolari tagli di luce, gli attori/animatori si nascondono nel buio, “mettendo in luce” solamente gli oggetti e i pupazzi che vengono animati e che raccontano la vicenda. Una tecnica magica e capace di creare stupore; i personaggi sembrano muoversi da soli e questo aiuta a dar loro un’anima, una voce, dei sentimenti e un cuore che sia pulsante e vivo.
Lo spettacolo narra la vera storia di Becco di Rame, un’oca che ha perso il suo becco lottando contro la volpe per difendere il pollaio. Il veterinario del paese, il dott. Briganti, è riuscito a salvarla dopo un lungo intervento ed è riuscito a ricostruirle il becco con una protesi di rame. Il dott. Briganti, poi, ha deciso di raccontare questa storia ai bambini, una storia a lieto fine che dimostra come possa essere straordinaria ed emozionante la vita, quella vera, che, a volte, ci mette davanti a prove difficili che possono renderci ancora più forti e anche migliori di prima.