Balletto linguaggio d’europa
Allievi dei corsi della Scuola professionale e solisti della Compagnia Balletto Classico
coreografie di Petipa, Stefanescu, Classica russa
Brani tratti da
Lago dei Cigni, Schiaccianoci, Coppélia, Don Chisciotte, Raymonda, Concerto
Musiche di Ciaikovskij, Delibes, Minkus, Glazounov, Rachmaninov e musica popolare
Lo spettacolo illustra i diversi linguaggi danzati che caratterizzano i popoli di alcune nazioni d’Europa dalla Spagna all’Italia, dall’Ungheria, all’Irlanda, dalla Romania alla Polonia e alla Russia non tanto nelle loro singole e peculiari caratteristiche ma con uno sguardo d’insieme che ne mette in luce la complementarietà in vista di un linguaggio più ampio. Un’occasione per conoscerci e conoscere di più gli abitanti della “comune casa europea”.
Un’esperienza indispensabile, soprattutto ai giovani, per scoprire e imparare ad apprezzare le diverse caratteristiche che ci distinguono ma che ci inducono ad avere uno sguardo verso la bellezza di essere complementari. I brani tratti dai balletti di repertorio che verranno illustrati riveleranno la straordinaria varietà dei linguaggi dei generi, degli stili che essi sanno rappresentare conquistando, per la loro immediata comprensione, l’interesse del pubblico sfatando così l’idea che il balletto classico, e la musica classica, sia fruibile solo da pochi, da un’èlite. Un mondo affascinante che è invece ancora tutto da scoprire.
I balletti di Repertorio
Il Lago dei Cigni, musica di Ciaikovskij
Andato in scena al teatro Bolscioi di Mosca 1877.
Balletto in 4 atti, coreografia originale di Marius Petipa coadiuvato da Lev Ivanov. Il primo atto si svolge nei giardini del palazzo reale dove il Principe Sigrido danza con contadine e dame. Il secondo atto si svolge sul Lago popolato da cigni capeggiati dalla principessa Odette vittima di un incantesimo del Mago Rothbart. Il principe andato per cacciare i cigni s’innamora della principessa ma il Mago lo caccia minacciandolo: solo un amore fedele potrà rompere l’incantesimo. Il terzo atto è la festa del compleanno del principe nella quale deve scegliere la sua futura sposa: all’improvviso irrompe nella festa un bieco personaggio con la figlia Odile che ha preso le precise sembianze di Odette e conquista il cuore del Principe. Quando il principe dichiara di volerla sposare si rivela l’inganno e il principe fugge di nuovo sul Lago dove, nel quarto atto, ritrova Odette piangente. Solo in una feroce lotta il principe riuscirà a prevalere su Rothbart e così scogliere l’incantesimo e unirsi alla sua amata Odette. Il secondo atto detto l’atto bianco, è ritenuto un capolavoro coreografico ed è ancora oggi rappresentato in molti teatri del mondo nella sua versione originale.
Lo Schiaccianoci, musica di Ciaikovskij
Andato in scena al teatro Marinski di San Pietroburgo nel 1892.
Balletto in due atti, coreografia originale di Marius Petipa coadiuvato da Lev Ivanov. Lo spettacolo si svolge durante la festa del Natale nella quale viene regalato alla piccola Mascia un grande Schiaccianoci. Addormentatasi con esso la piccola sogna dei grossi topi che la vogliono assalire ma il suo Schiaccianoci la difenderà con i suoi soldati. E’ così che lo Schiaccianoci si trasforma anche lui in un vero soldato principe e danza con Mascia. Il secondo atto è un divertissement con danze di diversi paesi del mondo e termina col grande pas de deux. Il balletto è famoso per la qualità elevata della sua musica diventata molto popolare e utilizzata anche a livello sinfonico.
Coppelia, musica di Delibes
Andato in scena al teatro dell’Opera di Parigi nel 1870.
Balletto in tre atti si svolge in un villaggio della Galizia (tra Polonia e Ungheria). Coppelia è il nome di una bambola fabbricata da Coppelius, che egli ama come una figlia, e alla quale spera di poter infondere il soffio di vita. Tutti la scambiano per una ragazza in carne e ossa; soprattutto Swanilda è gelosa delle attenzioni che le presta il suo fidanzato Franz. Il secondo atto si svolge nell’interno della casa di Coppelius e in mezzo a tutti gli automi si svela che anche Coppelia non è che un semplice automa ma Swanilda si mette i suoi vestiti e sta al gioco facendo finta di prendere vita. Alla fine si smaschera e ritorna da Franz. Nel terzo atto sono i festeggiamenti del matrimonio di Swanilda e Franz con danze di ogni tipo, valzer, mazurche, polche che coinvolgono tutti.
Don Chisciotte, musica di Minkus
Andato in scena al Teatro Marinski di San Pietroburgo nel 1869.
Balletto in tre atti e prologo, coreografia originale di Marius Petipa, ispirato al famoso romanzo di Cervantes. L’ambientazione spagnola prevale su tutto e la lieve trama tra i protagonisti reali del balletto – Kitri, la figlia dell’Oste che vorrebbe far sposare ad un ricco nobile del paese, e Basil, un barbiere – danno adito ad un vasto panorama vivacissimo di danze come la seguidilla, la morena, il fandango e altre ancora. Sarà merito di Don Chisciotte, coadiuvato dal fedele servitore Sancho Pancha, riuscire à ad ottenere il permesso dal padre di Kitri di sposare Basil, il giovane barbiere. Il terzo atto si coronerà col matrimonio di Kitri e Basil che danzeranno il famoso pas de deux, ancora oggi è richiesto in ogni serata di Galà che si rispetti.
Raymonda, musica di Glazunov
Andato in scena al Teatro Marinski di San Pietroburgo nel 1898.
Balletto in 3 atti e apoteosi, coreografia originale di Marius Petipa. Siamo in pieno Medio Evo, alla corte d’Ungheria. La principessa Raymonda è fidanzata col valoroso Principe Jean de Brienne impegnato nelle Crociate in Terra Santa. Durante la sua assenza il principe saraceno Abderachman insidia la giovane Raymonda fino a organizzarne il rapimento ma l’arrivo inaspettato di Jean de Brienne mette fine all’attentato. L’apoteosi col matrimonio dei due principi conclude lo spettacolo. Nel terzo atto è molto noto il Grand pas Classique una sorta di pas de deux danzato da almeno 4 o 8 coppie che viene spesso rappresentato anche fuori dal contesto.
Concerto, musica di Rachmaninov
Balletto in un atto del repertorio della Compagnia Balletto Classico dal 1981.
Coreografia originale di Marinel Stefanescu sul secondo e terzo movimento del concerto n° 3 per pianoforte e orchestra di Rachmaninov. Il balletto si ispira alla vita del grande musicista che in età giovanile è stato anche un grande e rinomato concertista di pianoforte. Solo in età più matura egli saprà dare spazio alla sua prorompente vena creativa e unificare così tecnica, virtuosismo e ispirazione in nuove opere d’arte.