Amleto2
di e con Filippo Timi
A 15 anni dal debutto, torna in una nuova edizione lo spettacolo cult di Filippo Timi. Una rilettura dove ogni gesto o parola diventa gioco e voce personale, provocazione intelligente.
L’artista stravolge il testo shakesperiano, rovescia passioni e personaggi nella stessa gabbia da circo all’interno della quale si consuma un elogio della follia. Un Amleto spiazzante, comico, furibondo, colorato, dove la tragedia si trasforma in commedia, tra potere e oblio, tra frivolezza e pazzia. Quello di Timi è un Amleto annoiato, che non ha più voglia di interpretare la monotona storia familiare, non ha più voglia di amare Ofelia, non ha più voglia di niente. Voci fuori campo lo richiamano, invano, al suo destino. Intorno a lui si muovono i personaggi scaturiti dalla sua instabile mente interpretati da Mascino, Rocco e Lietti, sue storiche sodali artistiche.
Amleto² è molto più di una rivisitazione della tragedia shakespeariana: è un gioco teatrale anarchico, una miscela esplosiva di comicità surreale e dramma intimo, dove la follia creativa di Filippo Timi unita alle incredibili interpretazioni degli attori, trasforma il grande classico in un cabaret esistenziale, contemporaneo e vibrante, capace di colpire, emozionare, sorprendere.
“Procedendo per accumulo di materiali, registri e citazioni, Timi usa Shakespeare come canovaccio di un cabaret esistenziale ed esistenzialista che centrifuga valzer e musical, Kubrick e il Titanic, trash televisivo e impennate filosofiche, sketch da avanspettacolo e irrimediabili struggimenti, starlette e scarrozzanti. Lambisce il kitsch, ammicca al camp, corteggia il pop, ma sa che, per quanto camuffata da commedia, questa è una tragedia. Con cui giocare, da smontare, profanare e persino deridere, ma senza liberarsi del suo brivido […] Sta sul filo come un atleta del cuore, Timi, meno impetuoso di allora, forse ancora più magnetico. Con le “sue” attrici trova antiche e nuove sintonie: Marina Rocco è Marylin e l’incestuoso fantasma del padre in «questo ingorgo di parentela» e Elena Lietti un’Ofelia respinta con colonna sonora di Battisti. Con loro, il giovane Gabriele Brunelli, che è il paggio, il comico e anche Laerte”
Sara Chiappori, la Repubblica
Informazioni sullo spettacolo
20.01.2026 - h 20:30 - Teatro Ariosto (Primo turno)
21.01.2026 - h 20:30 - Teatro Ariosto (Secondo turno)
1 ora e 25 minuti senza intervallo
Platea e Balconata I e II ordine centrale
€ 25,00
Balconata I e II ordine laterale
€ 20,00
Galleria
€ 20,00
Riduzioni
Iscritti Unimore > 50%
Under 30 > 30%
Amici dei Teatri > 20%
Over 65 > 15%
Biglietti in vendita da mercoledì 8 ottobre





Crediti
uno spettacolo di e con FILIPPO TIMI
e con Marina Rocco, Elena Lietti, Gabriele Brunelli, Mattia Chiarelli
luci Oscar Frosio
produzione Teatro Franco Parenti / Fondazione Teatro della Toscana