A View of Peeping Tom’s La Visita/Triptych
Mostra di Arianna Arcara
In occasione del ritorno della Compagnia Peeping Tom, viene riproposta questa mostra, che la Fondazione I Teatri, con Reggio Parma Festival e Collezione Maramotti hanno commissionato alla fotografa Arianna Arcara, chiamata a leggere e a interpretare due spettacoli dei Peeping Tom, il site specific La Visita e lo spettacolo Triptych del Festival Aperto 2021.
La mostra fotografica di Arianna Arcara, con l’allestimento di Fabio Cherstich, occuperà gli spazi della Sala Verdi: il site specific La Visita, alla Collezione Maramotti e la spettacolare trilogia Triptych al Tetro Municipale Valli, diventano le due facce – tra loro diversissime – di un unico lavoro, che indaga il perturbante iperrealismo onirico di questa Compagnia belga, il cui nome significa, tradotto in italiano,“guardone”.
Arianna Arcara
Arianna Arcara è nata a Monza nel 1984. Dopo gli studi in fotografia, ha co-fondato il collettivo fotografico Cesura e la casa editrice Cesura Publish, concentrata sulla fotografia documentaria e i suoi diversi approcci. La pratica artistica di Arianna Arcara indaga il significato e la forma sempre mutevole dei “confini”, naturali, urbani o culturali. L’obbiettivo comune a molti dei suoi progetti a lungo termine consiste, quindi, nel muoversi lungo uno di questi confini attraverso lo sviluppo di processi collaborativi. Arcara si interroga su come – e se – la sua fotografia possa avere un impatto sulle persone e sulle storie che segue, riflettendo e cercando costantemente nuovi modi per coinvolgere ed emancipare i suoi soggetti. Le sue opere sono state in mostra alla Triennale/Milano,Le Bal Space/Parigi, MoCP/Chicago, Kulturhuset/Stockolm, Deichtorhallen/Amburgo, Noble Peace Center/Oslo.
Informazioni sullo spettacolo
28.10.2023 - h 10:00 - Sala Verdi
29.10.2023 - h 10:00 - Sala Verdi
Ingresso libero
Orario mostra: dalle ore 10 alle ore 20
Crediti
allestimento Fabio Cherstich
commissionata e prodotta da Fondazione I Teatri
in collaborazione con Peeping Tom, Collezione Maramotti, Max Mara, Reggio Parma festival