75190 – La storia di Liliana Segre
Giornata della Memoria
«Ci sono biografie che chiedono di essere raccontate, vite che attraversano la Storia e ne diventano testimonianza.
Come quella di Liliana Segre.»
NOTE DI REGIA
Sono le circostanze in cui ha vissuto, l’Europa dell’affermazione dei regimi nazifascisti, delle leggi razziali, della Shoah che hanno deciso della sua vita e l’hanno resa una storia da raccontare. Ebrea, cresciuta in un ambiente laico, Liliana Segre, nata a Milano nel 1930, viene arrestata e deportata al campo di concentramento di Auschwitz, quando aveva 13 anni.
Da quell’inferno farà ritorno soltanto a guerra finita. Liliana Segre, oggi senatrice a vita della Repubblica Italiana, ha attraversato quello che le accadeva intorno “un passo davanti all’altro” in “una marcia verso la vita”, mostrando la forza straordinaria delle persone comuni che non scelgono di essere eroi o eroine, ma sono chiamati a esserlo per vivere.
Come lei stessa dirà di sé ripensando a quei momenti, in fondo altro non ero che “una bambina come mille altre, come milioni di altre bambine sotto tutte le latitudini e sotto tutti i cieli”.
Per lungo tempo Liliana Segre non parla della propria storia, di quello che ha visto, di quello che è stato. Solo silenzio. Sarà la nascita del nipotino Edoardo a muovere in lei qualcosa di potente. Nel momento in cui diventa nonna, Liliana avverte un cambiamento, sente che dopo 45 anni di silenzio è in grado di parlare, e decide di essere testimone di quello che ha visto e vissuto: vuole raccontare ai ragazzi e alle ragazze di chi è stato ucciso “per l’unica colpa di essere nato”. Da questo momento incontrerà i giovani nelle scuole, si farà testimone, parteciperà a incontri, rilascerà interviste, non smetterà di prendere posizione contro qualsiasi discriminazione.
Lo spettacolo 75190 – La storia di Liliana Segre è uno spettacolo di narrazione, costruito attraverso le sue parole, perché sia testimonianza viva di un orrore che sempre si fatica a comprendere, ma testimonianza di una storia – come non manca mai di ricordare in apertura dei propri interventi la stessa Segre – che finisce bene.
Domenico Ammendola
Informazioni sullo spettacolo
27.01.2026 - h 09:00 - Teatro Ariosto
27.01.2026 - h 11:00 - Teatro Ariosto
60 minuti
Posto unico
€ 6,00
Età consigliata: 11-14 anni
Tecnica: teatro di narrazione con musica dal vivo
PRENOTAZIONI A PARTIRE DA LUNEDì 20 OTTOBRE 2025, ORE 14
inviando la Scheda di prenotazione via mail a
prenotazioniscuole@iteatri.re.it
Clicca qui per scaricare la SCHEDA PRENOTAZIONE 25-26
Per info
UFFICIO SCUOLE
tel 0522 458950, 458990



Produzione Nove Teatro
regia Domenico Ammendola
drammaturgia e ricerca storiografica Francesca Picci
Ensemble diretto dal M° Alessio Rubens Tedeschi
con Francesca Picci
e con
Alessio Rubens Tedeschi – violoncello,
Francesco Bonacini – violino,
Lorenzo Roversi – clarinetto
visual design e video mapping Alessandro Tedde
costumi Francesca Tagliavini