La ragazza dei lupi
«Un’avventura di largo respiro che ci parla di coraggio, di amicizia, di fiducia, di ragazzi e bambini che osano sfidare l’autorità per provare a cambiare le cose, rieducandosi così alla libertà, proprio come i lupi.»
I liberalupi sono quasi impossibili da scoprire. Visti da fuori sembrano più o meno persone normali. Certo, ci sono degli indizi: è assai facile che manchi loro un pezzo di dito, il lobo di un orecchio, una o due dita dei piedi. Perché un liberalupi è il contrario di un domatore: accoglie un lupo cresciuto in cattività e gli insegna a vivere di nuovo tra i boschi, a ululare, ad ascoltare il richiamo della foresta.
Feo è una bambina di undici anni ed è una di loro, proprio come la sua mamma, e da sempre vive tra boschi perennemente bianchi di neve, avvolta nel profumo di legna e di pelliccia. Non tutti però amano i lupi, e ancor meno chi li aiuta a tornare selvaggi. E così, quando la mamma viene incarcerata ingiustamente, Feo non ci sta, e corre a salvarla.
In scena un’attrice e un attore ci conducono in una Russia dall’atmosfera incantata dove, tra boschi innevati e lande ghiacciate, Feo e sua madre raccolgono e curano i lupi abbandonati, rieducandoli al coraggio, alla caccia e alla lotta. Questa è la loro vita, finché un giorno l’equilibrio si spezza e tutto il mondo di Feo sembra crollare. Non le resta che fuggire, ma per fortuna non è sola, con lei ci sono i suoi lupi: Bianca, Nero e Grigia, i tre animali che la bambina ha salvato e rieducato alla vita selvaggia. A comporre il gruppo si aggiunge Ilya, poco più di un ragazzino, che non esita a gettare la divisa militare per mettersi al loro fianco. Inizia così un lungo viaggio che ha il sapore di una sfida e che – grazie alla magia del teatro d’ombre – ci permette di spaziare tra boschi fitti di abeti e paesaggi innevati, sferzati dalla tormenta.
Imparare ad ascoltare la natura, a conoscerla e a rispettarla è il filo rosso che attraversa l’intero spettacolo. La natura che ospita i giovani protagonisti nel corso del loro viaggio, tra ruderi di pietre e misteriosi varchi aperti tra i roveti. La natura ispida e selvaggia del regno animale, incarnata dai tre lupi che li accompagnano. E infine la natura come scoperta di sé, come incontro con la propria parte più intima e profonda. Ed è quel che accade ai nostri coraggiosi protagonisti che – proprio perché bambini – “sono le creature più forti del pianeta”.
Informazioni sullo spettacolo
12.03.2026 - h 10:00 - Teatro Cavallerizza
13.03.2026 - h 10:00 - Teatro Cavallerizza
60 minuti
Posto unico
€ 6,00
Età consigliata: 6-11 anni
Tecnica: teatro d’ombre e d’attore>
PRENOTAZIONI A PARTIRE DA LUNEDì 20 OTTOBRE 2025, ORE 14
inviando la Scheda di prenotazione via mail a
prenotazioniscuole@iteatri.re.it
Clicca qui per scaricare la SCHEDA PRENOTAZIONE 25-26
Per info
UFFICIO SCUOLE
tel 0522 458950, 458990



Spettacolo ispirato all’omonimo romanzo di Katherine Rundell, vincitore del Premio Hans Christian Andersen nel 2017
Produzione Teatro Gioco Vita
regia Marco Ferro
adattamento teatrale Marco Ferro e Valeria Sacco
con Valeria Barreca e Tiziano Ferrari
scene e sagome Nicoletta Garioni
musiche Paolo Codognola
disegno luci Anna Adorno
costruzione sagome e scene Nicoletta Garioni, Federica Ferrari, Gabriele Genova, Erilù Ghidotti e Giovanni Mutti
costumi Erilù Ghidotti
luci e fonica Rossella Corna