Maratona musicale multicentrica maivista
6 ore, 5 location, 4 segmenti, 3 pause ristoro
Prima assoluta • Produzione Festival Aperto / Fondazione I Teatri
con (in ordine di apparizione)
clarinetti Roberta Gottardi / electronics Massimo Marchi
fisarmonica, voce Margherita Berlanda
chitarra acustica, electronics Olivier Manchion / live visual set Andrea Bernabini (MechBullRodeo Developed)
violoncello Michele Marco Rossi / electronics Davide Bardi
chitarra elettrica, voce Ava Mendoza
pianoforte Ciro Longobardi / electronics Roberto Doati
a cura di erreffe
Tratto distintivo della maratona è di essere lunga, come no, ma anche aperta: non un circuito chiuso che si ripete, ma un percorso che erra. Trascorre in spazi urbani trasfigurati e riassegnati, non più riconoscibili, o forse finalmente riconoscibili in insolite sembianze, atmosfere, varietà. Essa è aperta anche in un altro senso: tutti possono parteciparvi, di qualsiasi provenienza, età, indole, forma psico-fisica: non è nella competizione il suo senso compiuto.
La Ma.M.M.Ma è in questo spirito: al posto dei palazzi e degli scorci, suoni e strumenti; al posto del contenitore-città, il contenitore-teatro. Così si trascorre per le vie insolite di musiche scritte e improvvisate, acustiche ed elettroniche, nuovissime o di appena ieri, di diversa provenienza e genere. In un podismo avventuroso dell’ascolto.
programma (passibile di modifiche)
Segmento 1, ore 17.00
- Pierre Boulez, Dialogue de l’ombre double, per clarinetto ed elettronica (1985) – Gottardi/Marchi
- Samir Odeh-Tamimi, Tsalalim (2007) – Berlanda
- John Cage, A flower (1950 – trascrizione per fisarmonica e voce) – Berlanda
- Olivier Manchion, 1. Kill the machine per chitarra acustica (2025) – Manchion
- Fabio Cifariello Ciardi, Pitch Elevator, per clarinetto, voci registrate ed elettronica (2022) – Gottardi/Marchi
- Georges Aperghis, Récitation per violoncello (2022) – Rossi
- Ava Mendoza, Intervento A (2025) – Mendoza
Pausa ristoro
Segmento 2, ore 18.30
- Filippo Perocco, Pezzo nuovo per clarinetto basso e risuonatori (2025, prima assoluta) – Gottardi/Marchi
- Olivier Manchion, 2. The silent crowd per chitarra acustica ed electronics (2025) – Manchion
- Manuela Kerer, In the depths of my being, per fisarmonicista performer (2024) – Berlanda
- Ava Mendoza, Intervento B (2025) – Mendoza
- Domenico Galli / Alessandro Baldessari: Cock Fight per violoncello ed elettronica (1691-2025) – Rossi/Bardi
- Bernhard Gander, RIFF23, per violoncello ed elettronica (2022) – Rossi/Bardi
Pausa ristoro
Segmento 3, ore 20.00
- Daniela Fantechi, Sotterraneo (Omaggio a Pauline Oliveros) per fisarmonica (2025, prima italiana) – Berlanda
- Anna Sowa, minimalANIMAL I per fisarmonica ed elettronica (2024) – Berlanda
- Ivan Fedele, Partita per violoncello e live electronics (2019) – Rossi/Bardi
- Ava Mendoza, Intervento C (2025) – Mendoza
- Olivier Manchion & Andrea Bernabini, 3. UP (poderoso) per chitarra acustica ed electronics, con live visual set (2025) – Manchion/Bernabini
Pausa ristoro
Segmento 4, ore 21.30
Klavierstücke e Risonanze elettroniche – Longobardi/Doati
- Karlheinz Stockhausen, Klavierstück III (1952)
- Roberto Doati, Studio III (2021)
- K.S., Klavierstück II (1952)
- R.D., Studio II (2021)
- K.S., Klavierstück IV (1952)
- R.D., Studio IV (2021)
- K.S., Klavierstück I (1952)
- R.D., Studio I (2021)
- K.S., Klavierstück V (1954)
- R.D., Studio V (2020)
- K.S., Klavierstück VIII (1954)
- R.D., Studio VIII (2021)
- K.S., Klavierstück VII (1954)
- R.D., Studio VII (2021)
- K.S., Klavierstück VI (1955-1961)
- R.D., Studio VI (2021)
Informazioni sullo spettacolo
22.11.2025 - h 17:00 - Teatro Valli, spazi vari
6 ore totali
1° segmento h 17.00
€ 5,00
2° segmento h 18.30
€ 5,00
3° segmento h. 20.00
€ 5,00
4° segmento h 21.30
€ 10,00
Maratona completa 17 – 21.30
€ 15,00
Escluso dal carnet Aperto

Roberta Gottardi, clarinetti
Eccelle in tutti i clarinetti, dal piccolo al basso. Si è perfezionata con Garbarino, con Antony Pay, e con Suzanne Stephens. Le pregevoli interpretazioni di diversi pezzi di Stockhausen – anche in veste di clarinettista-danzatrice-mimo – le hanno guadagnato il premio annuale della Fondazione Stockhausen, ricevuto direttamente dalle mani del Maestro. Ha inoltre collaborato con, fra gli altri, Sciarrino, Kagel, Cifariello Ciardi, Fedele, Battistelli. Suona nei maggiori festival europei, e ha inciso per Edipan, Stradivarius, Stockhausen Verlag, Neos.

Massimo Marchi, elettronica
Dopo gli studi di pianoforte, clavicembalo, elettronica (con Vidolin) e management artistico, inizia a collaborare con Agon, di cui oggi è presidente. Con il centro di ricerca e produzione multimediale per le tecnologie in campo artistico, programma ambienti esecutivi, live electronics e regìe del suono. Ha collaborato con compositori come Francesconi, Hosokawa, Nieder, Tanaka, Demetz, Agostini. Ha prodotto lavori installativi di Tadini, Sancristoforo, Pirelli, Sammarchi, Nova, Flückiger, Prins.

Margherita Berlanda, fisarmonica
È una delle più rilevanti e poliedriche fisarmoniciste italiane. Della musica contemporanea indaga le diverse espressioni estetiche e artistiche, con una forte presenza performativa. Questa sua ricerca personale l’ha portata a collaborare con diverse compositrici e compositori fra cui Odeh-Tamimi, Kerer, Sowa, Fallah, Momi, Lanza, Tsangaris; e a suonare in ben noti festival e istituzioni, da Transart BZ al Forum Neue Musik Mannheim, da Donaueschingen all’Akademie der Künste Berlin.

Olivier Manchion, chitarra acustica, elettronica
Permanent Fatal Error è dal 2002 il suo progetto indie/post-rock principale. Parigino, è membro fondatore, coproduttore e bassista del trio Ulan Bator (scoperto in Italia dai C.S.I.), con cui tra il 1993 e il 2001 pubblica classici del post-rock come Polaire, Végétale e Ego:Echo prodotto da Michael Gira degli Swans. Ha collaborato con i Faust e Damo Suzuki dei Can, padri del krautrock e del post-punk. Per 10 anni (2009-2019) si dedica allo sviluppo e promozione delle band emergenti indie di Reggio Emilia, dove vive, organizzando 200 concerti con il moniker Red Noise e creando il mega collettivo reggiano Arzân! Sta lavorando a un nuovo disco.

Andrea Bernabini, video visuals
Artista visivo e sperimentatore di nuove tecnologie, predilige il video e la fotografia. Da quest’ultima proviene per formazione, e la usa in tutte le sue forme, dal reportage alla ricerca, ispirato dalle esperienze avute con Fontcuberta e Witkin. Ha curato eventi come visual designer, direttore della fotografia e regista, oltre a produrre video per scenografie multimediali. Ha esposto presso Flash Art Museum Trevi, Triennale Milano, Meresheme Monaco, Art museum Sharjah.

Michele Marco Rossi, violoncello
Nel suo lavoro a stretto contatto con compositori, ha ampliato significativamente il repertorio del violoncello, passando dalla musica strumentale al teatro d’avanguardia, dall’elettronica al visual. Realizza prime assolute di Aperghis, Gander, Ronchetti, Perocco, Franceschini, Montalti, Baldi, e – in concerti solistici con orchestra – Sciarrino, Fedele, De Pablo, Petrassi. Ha costruito progetti propri con Camilleri, Magrelli, Piovani, e i maggiori ensemble, raggiungendo i pubblici più disparati. L’integrale violoncellistica di Fedele (cd Kairos) ottiene il Premio Abbiati 2022.
Davide Bardi, elettronica
Chitarrista e musicista elettronico dedicato all’applicazione delle tecnologie alla musica contemporanea, collabora già, giovanissimo, con l’équipe del GRM, Agon, Laptop Orchestra, Divertimento Ensemble, e i compositori Bornhoeft, Estrada, Matalon, Szigetvári e altri. Ha fondato il Multimodus Duo elettroacustico, e curato l’elettronica per esecuzioni di Michele Marco Rossi e della violinista Ella Biscari.

Ava Mendoza, chitarra elettrica
Chitarrista, cantante e compositrice da Brooklyn, si esprime attraverso i nuovi linguaggi che travalicano e fondono diversi concetti di avanguardia. Mette in contatto il free jazz e l’avant-rock, decostruisce blues e punk in brandelli. Un approccio insieme tecnico e viscerale, sviluppatosi fin dagli anni formativi con Fred Frith, poi con Nels Cline, Matana Roberts, William Parker, Violent Femmes, tUnE-yArDs, Jamaaladeen Tacuma e vari altri, cui è seguita la stima e la collaborazione con John Zorn. La sua tavolozza espressiva è ampia, con un’intuitiva ma totale consapevolezza improvvisativa. È stata più volte segnalata dalla fra le migliori chitarriste da “DownBeat” e da “Guitar World”.

Ciro Longobardi, pianoforte
Esplora ogni aspetto del pianoforte contemporaneo, dal repertorio storicizzato (es. l’integrale di Messiaen live e su cd) alle sperimentazioni più ardite e di confine. Ha portato i suoi progetti nei festival italiani, nonché ai Ferienkurse Darmstadt, Synthése Bourges, Gaudeamus Amsterdam, Guggenheim New York, Salzsburg Festival. Ha ricevuto i premi Gaudeamus e Kranichsteiner Musikpreis 1994; Radio France 2011, e per miglior disco, premi della Critica 2011 e di Amadeus 2012 e 2013. Ha tenuto conferenze-concerto e masterclass a Rotterdam, Ghent, Bruxelles, Basilea, Chicago, New York, Lugano.
Roberto Doati, elettronica
Compositore ed esecutore dei progetti elettronici propri, risente nel suo approccio ai suoni di esperienze giovanili in àmbito artistico, avendo lavorato con artisti come Beuys, Boetti, Lewitt, Pistoletto. Il suo apprendistato è con i pionieri della musica elettronica: Albert Mayr, Pietro Grossi, Alvise Vidolin. Opera poi nei massimi centri italiani in questo campo: il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova e il Laboratorio di Informatica Musicale della Biennale di Venezia. I suoi progetti sono stati ospitati da Teatro La Fenice, Ars Electronica Linz, Biennale di Venezia, Ars Musica Bruxelles, Rockefeller Foundation, USF Bergen.
Crediti
con
clarinetti Roberta Gottardi
electronics Massimo Marchi
fisarmonica, voce Margherita Berlanda
chitarra acustica, electronics Olivier Manchion
live visual set Andrea Bernabini (MechBullRodeo Developed)
violoncello Michele Marco Rossi
electronics Davide Bardi
chitarra elettrica, voce Ava Mendoza
pianoforte Ciro Longobardi
electronics Roberto Doati
a cura di erreffe
produzione Festival Aperto / Fondazione I Teatri di Reggio Emilia


