È finalmente uscito il libro di Arianna Arcara, edito da Cesura Publish, un volume fotografico sul lavoro di Peeping Tom’s, con saggi di Marinella Guatterini, e di Monica Poggi, oltre a una intervista di Silvia Bottani alla coreografa Gabriela Carrizo. Fino al 12 giugno si può andare a vedere la mostra A View of Peeping Tom’s La Visita/Triptych in Sala Verdi.
ARIANNA ARCARA
A VIEW OF PEEPING TOM’S LA VISITA/TRIPTYCH
Fotografia Europea
allestimento Fabio Cherstich
commissionata e prodotta da Fondazione I Teatri
in collaborazione con Peeping Tom, Collezione Maramotti, Max Mara, Reggio Parma festival
Sala Verdi, Teatro Ariosto
corso Cairoli, 1 – Reggio Emilia
ORARI
giornate inaugurali
29 aprile › 19-23
30 aprile › 10-23
1 maggio › 10-20
dal 6 maggio al 12 giugno
venerdì, sabato, domenica e festivi › 10-20
ATTENZIONE: nelle giornata di sabato 11 giugno, la mostra chiuderà anticipatamente alle ore 17.30 (invece che alle ore 20), l’ultimo ingresso è previsto alle ore 17.10.
Arianna Arcara. A View of Peeping Tom’s La Visita/Triptych è il titolo della mostra che sarà inaugurata venerdì 29 aprile, in occasione di Fotografia Europea 2022, alla Sala Verdi presso il Teatro Ariosto. Si tratta di una mostra che arricchisce il progetto “Peeping Tom a Reggio Emilia” che, lo scorso autunno, aveva portato al Festival Aperto della Fondazione I Teatri la prestigiosa compagnia belga, chiamata a mettere in scena, oltre all’acclamato Triptych al Teatro Municipale Valli, La Visita, site specific realizzato alla Collezione Maramotti e vincitore del premio Fedora.
In quell’occasione, Fondazione I Teatri, con Collezione Maramotti, Max Mara e con il sostegno di Reggio Parma Festival hanno invitato la fotografa Arianna Arcara a dare una lettura e una interpretazione del lavoro della Compagnia, ora confluito nella mostra che riaprirà, dopo 30 anni di chiusura, gli spazi della Sala Verdi, oggetto di un importante progetto di restauro appena ultimato.
Nella mostra, il site specific La Visita, alla Collezione Maramotti e la spettacolare trilogia Triptych al Tetro Municipale Valli, sono i due spettacoli che diventano così le due facce – tra loro diversissime – di un unico lavoro, che indaga il perturbante iperrealismo onirico di questa Compagnia belga, il cui nome significa, tradotto in italiano,“guardone”.
Ritratti, allestimenti e sequenze sono i tre focus su cui Arcara ha lavorato per questa mostra, che si muove tra spettacoli che sembrano porsi in antitesi: il minimalismo de La Visita e l’eccesso di Triptych.
Arcara ha seguito il processo creativo, prima alla Collezione Maramotti, dove la Compagnia ha allestito la perfomances, agendo per la prima volta all’interno di uno spazio museale in attività: poi, spostandosi al Teatro Municipale Valli per la trilogia The missing door, The lost room e The hidden floor, un’ambientazione unica con cambi a vista che evoca un set cinematografico, dove gli 8 danzatori / performer vivono tra realtà e immaginario, guidati da forze naturali che li conducono a un destino incerto.
Alla mostra si accede con il biglietto unico di Fotografia Europea.
Arianna Arcara
Arianna Arcara è nata a Monza nel 1984. Dopo gli studi in fotografia, ha co-fondato il collettivo fotografico Cesura e la casa editrice Cesura Publish, concentrata sulla fotografia documentaria e i suoi diversi approcci. La pratica artistica di Arianna Arcara indaga il significato e la forma sempre mutevole dei “confini”, naturali, urbani o culturali. L’obbiettivo comune a molti dei suoi progetti a lungo termine consiste, quindi, nel muoversi lungo uno di questi confini attraverso lo sviluppo di processi collaborativi. Arcara si interroga su come – e se – la sua fotografia possa avere un impatto sulle persone e sulle storie che segue, riflettendo e cercando costantemente nuovi modi per coinvolgere ed emancipare i suoi soggetti. Le sue opere sono state in mostra alla Triennale/Milano, Le Bal Space/Parigi, MoCP/Chicago, Kulturhuset/Stockolm, Deichtorhallen/Amburgo, Noble Peace Center/Oslo.