Nel 2022 ricorre il centenario dalla nascita di Otello Sarzi, grande burattinaio innovatore nel campo del teatro di figura italiano del ‘900. La Fondazione Famiglia Sarzi, insieme al Comitato per le Celebrazioni, costituito da Istituzioni ed Enti culturali, tra i quali la Fondazione I Teatri, ha predisposto un programma di attività che si svilupperanno nell’arco degli anni 2022-23, per ricordare la figura di Otello Sarzi e il suo percorso artistico.
La giornata di apertura sarà domenica 6 febbraio 2022, al Teatro Cavallerizza, dalle ore 10.15.
Sono previsti gli interventi di Rossella Cantoni, presidente Fondazione Famiglia Sarzi, Luca Vecchi,
Sindaco di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, vicepresidente Provincia di Reggio Emilia, Gianluca Paoli, Sindaco di Bagnolo in Piano, Paolo Cantù, Direttore Fondazione “I Teatri”; Mauro Sarzi Maestro Burattinaio, Alfonso Cipolla Presidente Unima Italia.
Intervento finale di Stefano Bonaccini, Presidente Regione Emilia Romagna.
A seguire:
Cide, i doni di Papà Cervi
regia Maurizio Bercini, testo Marina Allegri
con Maurizio Bercini e Fulvio Redeghieri
musiche originali Fulvio Redeghieri
luci e tecnica Mario Berciga
produzione Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti
in collaborazione con Istituto Alcide Cervi e Caracò Teatro
Questo progetto parte da un luogo: la casa della famiglia Cervi, ora Museo, luogo di memoria. I luoghi hanno ricordi, hanno cicatrici, ferite che aprono verso il dentro e verso il fuori. Spiragli da cui la Storia può filtrare e il Futuro incanalarsi.
Diceva Platone che la memoria null’altro è se non un teatro gremito di immagini. A noi dare forma e voce a queste immagini che filtrano dalle cicatrici di Casa Cervi. Cercheremo di farlo dando presenza a una memoria individuale, i doni che nel corso degli anni sono stati inviati da tutto il mondo a papà Cervi, e a una memoria collettiva, un periodo fondamentale della storia del nostro paese.
In fondo perché commemoriamo? Perché il nostro spirito si con-solidi ricordando i nostri momenti di valore, perché si nutra di storie di eroismo, si riconosca nel racconto della memoria di tutti. Condividere una memoria collettiva che abita nelle cicatrici di una casa di campagna, nei doni di un padre triste ed orgoglioso, in una pianura di mucche e nebbia. Sedere al tavolo del “ mi ricordo…” potrebbe servire ad immaginare un “facciamo che sarà…”. Immaginazione può essere memoria che, travalicando i fatti costruisce ponti, può essere impegno, onestà, educazione.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a biglietteria@iteatri.re.it
Per accedere è necessario il green pass rafforzato e la mascherina Ffp2