Vittorino Andreoli
L'ira funesta
con l’autore dialoga Daniele Francesconi
«Cantami, o Diva, del Pelide Achille l’ira funesta…»
Ira è una delle prime parole che definisce la civiltà occidentale e nell’Iliade di Omero segna l’inizio della guerra di Troia che durerà dieci anni. Oggi i comportamenti «contro» persone e cose sono aumentati e hanno assunto forme specifiche: rabbia, aggressività, violenza e distruttività. È il momento d’interrogarsi allora, come fa Vittorino Andreoli in queste pagine, sui processi dinamici che portano a queste azioni che caratterizzano le relazioni umane, i rapporti tra padre e figlio, il mancato rispetto della donna e delle persone più fragili.
Al centro domina la frustrazione che esprime il vissuto d’inadeguatezza che la persona avverte nell’ambiente in cui vive: il suo sentirsi incompresa, emarginata. La più rischiosa deriva contemporanea è la distruttività che si caratterizza per la totale assenza di un movente e guida i comportamenti disegnando un’atmosfera di paura e una percezione di impotenza. La cronaca purtroppo è ricca di casi di delitti familiari, di raptus e devastazioni vandaliche nella scuola; soprattutto tra gli adolescenti che provocano danni non solo agli altri ma anche a se stessi. Una delle ragioni che ne è all’origine è lo sfasamento tra realtà e mondo virtuale incoraggiato dalle tecnologie digitali, il comportarsi nella vita quotidiana come ci si trovasse nella finzione, guidati dai «mi piace» e senza regole etiche. Comprendere queste dinamiche è essenziale per favorire una maggiore consapevolezza di sé e prevenire i comportamenti più pericolosi.
Informazioni sullo spettacolo
02.03.2025 - h 11:00 - Teatro Cavallerizza
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria
IL LIBRO
V. Andreoli
L’ira funesta
Solferino 2025
Vittorino Andreoli
Psichiatra di fama mondiale, è stato direttore del Dipartimento di Psichiatria di Verona – Soave ed è membro della New York Academy of Sciences. È presidente del Section Committee on Psychopathology of Expression della World Psychiatric Association. Si oppone fermamente alla concezione lombrosiana del delitto secondo cui il crimine veniva commesso necessariamente da un malato di mente, e sostiene la compatibilità della normalità con gli omicidi più efferati. È autore di libri che spaziano dalla medicina, alla letteratura alla poesia, e collabora con la rivista Mente e Cervello e con il giornale Avvenire. Ha realizzato alcune serie di programmi, con puntate della durata di circa 30 minuti, dedicati agli adolescenti (Adolescente TVB), alle persone anziane (W i nonni) e alla famiglia (Una sfida chiamata famiglia).
Tra le sue opere, pubblicate con Rizzoli, ricordiamo Elogio dell’errore (2012, con Giancarlo Provasi), Il denaro in testa (2012), Le nostre paure (2011), Il rumore delle parole (2019) e Il futuro del mondo (2019). Nel 2014 esce L’educazione (im)possibile. Orientarsi in una società senza padri e l’anno successivo Ma siamo matti. Un paese sospeso tra normalità e follia. Nel 2016 esce La mia corsa nel tempo, nel 2017 La gioia di pensare. Elogio di un’arte dimenticata (Rizzoli), Uomini di Dio. Un’indagine sui preti e il sacro (Piemme). Nel 2018 esce Il silenzio delle pietre (Rizzoli), Beata solitudine. Il potere del silenzio (Piemme) e Homo stupidus stupidus. L’agonia di una civiltà (Rizzoli).
Nel 2023 pubblica per Solferino, Insieme si vince. La forza della cooperazione nella nostra vita e nel 2024 La dittatura del denaro.
Con il sostegno di

Finalmente Domenica 2024-2025
2 marzo 2025
Vittorino Andreoli
Finalmente Domenica
Teatro Cavallerizza