28 settembre 2014
Sala degli Specchi del Teatro Valli
Utopie minimaliste. Un mondo più desiderabile anche senza eroi
di Luigi Zoja
con l'autore dialoga Ivan Levrini
Le utopie massimaliste hanno dominato il secolo scorso. Con la promessa di un mondo migliore hanno acceso passioni viscerali seminando violenze peggiori di quelle che volevano combattere. Ma la nostra società senza utopie, minacciata da un fatalismo di massa, rappresenta uno scenario altrettanto preoccupante. In questo libro Luigi Zoja, da sempre interessato alla psicologia degli eventi sociali, mette in scena una trama finora inesplorata dell’utopia, con una straordinaria ricchezza di riferimenti storici, sociali ed economici. Le utopie minimaliste occupano uno spazio psicologico prima che politico, non impongono modelli dall’esterno ma propongono un cambiamento interiore che passa, tra l’altro, dal rispetto dell’ambiente in cui viviamo, degli altri come anche degli animali, dei ritmi naturali del corpo e della mente. Un lavoro anzitutto di coscienza (nel doppio senso di consapevolezza e moralità), che può disegnare la strada verso un mondo più desiderabile.
Luigi Zoja, Utopie minimaliste, Milano, Chiarelettere, 2013.
Informazioni sullo spettacolo
28.09.2014 - h 11:00 - Sala degli Specchi del Teatro Valli