Mentre osservano la natura circostante e gli animali che la popolano, le due protagoniste si immergono completamente nel loro ambiente naturale: i movimenti sinuosi del bruco, la maestosità dell’orso quando si muove, la lentezza rassicurante della chiocciola che procede silenziosa ma sicura con la sua conchiglia.
Ogni dettaglio della natura diventa un’ispirazione, un’opportunità per esplorare e creare. Con naturalezza le performer traducono questi incontri in movimenti di danza, una gestualità che evoca la bellezza e la delicatezza del mondo naturale. Manipolando sculture di stoffa e tessuti leggeri, danno vita a una serie di paesaggi fantastici, costruiscono e smontano rifugi e nascondigli in un gioco creativo di forme da abitare. La ricerca della “tana” diventa una metafora della ricerca interiore e dell’esplorazione personale. Le protagoniste si muovono con fiducia attraverso lo spazio scenico, esplorando le proprie emozioni e i propri desideri mentre cercano un luogo di sicurezza e appartenenza. Ogni gesto è carico di significato e comunica al pubblico che le guarda la profondità del loro viaggio emotivo. Quando lo spettacolo raggiunge il suo culmine, lo spazio scenico si apre all’interazione con il pubblico, trasformandosi in una esperienza sensoriale. I bambini sono invitati a toccare, muoversi e giocare con le sculture e i tessuti, mentre gli adulti sono incoraggiati a lasciarsi trasportare dall’atmosfera magica e avventurosa dello spettacolo. In questo momento di condivisione e partecipazione, la distinzione tra spettatori e performer si dissolve, dando vita a un’esperienza teatrale collettiva e coinvolgente. Alla fine, tutti si ritrovano uniti nella gioia della scoperta e nella bellezza della connessione con la natura e con gli altri.
Reggionarra nasce nel 2006 quale progetto sull’arte della narrazione nell’ambito dell’esperienza educativo-pedagogica dell’Istituzione Scuole e Nidi d’Infanzia e di Reggio Children. Reggionarra è promosso da: Comune di Reggio Emilia, Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia, Fondazione Palazzo Magnani, Fondazione I Teatri, Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Conservatorio di Musica di Reggio Emilia e Castelnovo né Monti Peri-Merulo, Reggio Children, Fondazione Reggio Children, FCR- Farmacie Comunali Riunite con il progetto Reggio Emilia Città Senza Barriere.
Informazioni sullo spettacolo
24.05.2025 - h 15:30 - Sala Verdi
24.05.2025 - h 17:00 - Sala Verdi
40 minuti
Posto unico
€ 3,00
Età consigliata: da 1 a 5 anni
Vi invitiamo a favorire la partecipazione del maggior numero possibile di bambini, acquistando il biglietto per un solo accompagnatore per ogni bambino. Posti limitati.

Compagnia TPO
Teatro visivo, emozionale, tattile, immersivo. Negli spettacoli del TPO il protagonista è lo spazio scenico, le immagini, i suoni e il corpo. Grazie all’uso particolare del digital design gli spettacoli si trasformano in “ambienti sensibili” dove sperimentare il confine sottile tra arte e gioco. Danzatori, performer e il pubblico stesso condividono la scena esplorando nuove forme espressive oltre le barriere di lingua e cultura. Ogni creazione nasce come “set”: una macchina scenica concepita per dialogare con il corpo in movimento, sia esso quello di un attore, di un danzatore o di un gruppo di bambini. Immagini e suoni si relazionano con il corpo, trasformando dal vivo i gesti in azioni interattive. Il lavoro della Compagnia TPO è diretto da Davide Venturini e Francesco Gandi insieme operano come art director di un team eclettico formato da ingegneri ed artisti dell’immagine e del suono.
Compagnia TPO | SardegnaTeatro | Fuorimargine Centro di Produzione
direzione artistica Compagnia TPO
coreografia Sara Campinoti, Valentina Sechi, Giulia Vacca
con Valentina Sechi, Giulia Vacca
computer engineering Rossano Monti
design visivo Elsa Mersi
scene Livia Cortesi
design del suono Spartaco Cortesi
con il supporto di Tuttestorie Festival
Reggionarra 2024-2025
25 maggio 2025
Coro di voci bianche / Reggionarra
Acquista un biglietto per Piccolo concerto del coro di voci biancheTeatro Cavallerizza