23 novembre 2014
Teatro Ariosto
Storie di elfi e folletti
La Baracca Testoni Ragazzi
di Valeria Frabetti
regia Bruno Cappagli
con Giovanni Boccomino, Luciano Cendou, Giada Ciccolini
tecnica: teatro d’attore e di oggetti
durata: 60 minuti
Sono ormai duemila anni che il 26 dicembre Babbo Natale torna a casa sua, sotto il pinnacolo del Polo e si riposa fino a Pasqua. Intanto gli Elfi continuano il suo lavoro: leggono le lettere dei bambini, dividono e catalogano i desideri e i sogni, preparano nuovi regali, nutrono le renne, accendono l’aurora boreale…
Al Polo c’è sempre molto da fare in attesa che Babbo Natale si svegli e controlli ogni cosa. È sempre stato così!
Quest’anno però le cose vanno diversamente: è già aprile e Babbo Natale non è tornato. Perché? Le lettere dei bambini continuano ad arrivare.
Per questo Elfi, orsi e renne, dopo un primo momento di disperazione, tornano comunque al lavoro, combinando anche qualche guaio. Non si può correre il rischio che il prossimo anno i bambini non possano più sognare Babbo Natale.
Per i bambini più piccoli Babbo Natale è un simbolo di speranza e di sogno e lo spettacolo vuole raccontare in maniera semplice quanto sia importante, anche se a volte difficile, continuare a sognare.
Quest’anno però le cose vanno diversamente: è già aprile e Babbo Natale non è tornato. Perché? Le lettere dei bambini continuano ad arrivare.
Per questo Elfi, orsi e renne, dopo un primo momento di disperazione, tornano comunque al lavoro, combinando anche qualche guaio. Non si può correre il rischio che il prossimo anno i bambini non possano più sognare Babbo Natale.
Per i bambini più piccoli Babbo Natale è un simbolo di speranza e di sogno e lo spettacolo vuole raccontare in maniera semplice quanto sia importante, anche se a volte difficile, continuare a sognare.