SPRING AWAKENING
TodoModo Music-All
in collaborazione con
Ars Nova e La Bottega del Verrocchio
SPRING AWAKENING
tratto dall’opera Risveglio di Primavera di Frank Wedekind.
Libretto e testi Steven Sater
Musiche Duncan Sheik
con Flavio Gismondi, Arianna Battilana, Federico Marignetti, Tania Tuccinardi
e con Noemi Baiocchi, Paola Fareri, Renzo Guddemi, Vincenzo Leone, Chiara Marchetti, David Marzi, Albachiara Porcelli, Andrea Simonetti
con la partecipazione di Gianluca Ferrato e Francesca Gamba
regia Emanuele Gamba
direzione musicale Stefano Brondi
coreografie Marcello Sindici
scene Paolo Gabrielli
costumi Desirée Costanzo
video Paolo Signorini, Raffaele Commone
disegno luci Alessandro Ferri
direzione artistica Pietro Contorno
Band Marco Susini/pianoforte – Fabrizio Balest/basso e contrabbasso Emmanuele Modestino/chitarre – Raffaele Commone/batteria, percussioni e sequenze – Francesco Carmignani/violino – Simona Ciardini/viola – Martina Benifei/violoncello
Assistente alla regia e progetti speciali Emanuela Costa
Assistente alla direzione musicale Marco Susini
Revisione testi Arianna Marrapese, Nicoletta Balsano, Renzo Guddemi, Pietro Contorno
Direzione allestimenti Alessandro Ferri
Sartoria Todomodo Music-All, Clarita Fornari
Oggetti di scena Patrizia Tonello, Emidio Bosco
Hairstyling 84 Mayer
Comunicazione e Advertising Meteora
Foto JOB_DV Digital Movies e Fabrizio Mazzoni
Service audio e luci Amandla Productions
Assistente musicale e di produzione Arianna Marrapese
Segreteria Nicoletta Balsano
Tour manager Arianna Cespuglio
Ufficio stampa Synpress 44
Consulenza alla promozione Carla Torriani
Amministratore di Compagnia Simone Giusti
Runner Raul Freschi
Si ringrazia Flavia Miccio per la collaborazione
Spring Awakening è uno dei più famosi, acclamati e controversi musical degli ultimi anni, scritto da Steven Sater con musiche di Duncan Sheik e tratto dal celebre Risveglio di primavera di Frank Wedekind. L'opera del drammaturgo tedesco, pubblicata nel 1891 e per molti anni considerata irrappresentabile, pornografica, anarchica e blasfema, è stata lo spunto per l'originale musical di Sater e Sheik, messo in scena off-Broadway nel 2006 e premiato con ben otto Tony Awards. Oggi, su licenza MTI Music Theatre International, l'opera arriva in Italia grazie alla determinazione di una compagnia indipendente, la TodoModo Music-All di Livorno, con un tour nei principali teatri italiani.
Ambientata in una grigia e rigida scuola del Ventennio fascista (e non in Germania come nell'originale), Spring Awakening mette in scena un conflitto tra studenti, scuola e famiglie, tra gioventù e autorità: masturbazione, omosessualità, aborto, stupro, suicidio, ma anche amore, amicizia, libertà, la scoperta del sesso nelle segrete confidenze di adolescenti confinati in un istituto dove la ribellione diventa uno straordinario e commovente inno alla vita. Un'opera coraggiosa, come ribadisce il direttore artistico Pietro Contorno: "Una scelta al limite del temerario e dell’incosciente. È vero. Ce lo dicono tutti. Specialmente in un anno cosi difficile per la società e la cultura italiana in genere. Ma come si dice: se non ora, quando? Il cambiamento deve essere cavalcato “prima”, deve essere anticipato, assecondato, stimolato. E questo noi vorremmo che accadesse".
Niente effetti speciali nè costumi sgargianti, un originale doppio registro prosa/rock show con tanto di band dal vivo ogni sera (quindi niente playback, tutto vero, tutto reale), un fortissimo impatto emozionale sul pubblico grazie ai temi civili, sociali e politici, un impegno costante nella comunicazione, un team creativo che sfrutta le possibilità offerte dai social network (comprese le web series presenti su YouTube e "sponsorizzate" da Paolo Ruffini). Il cast è composto da undici giovanissimi attori, coadiuvati da due esperti come Francesca Gamba e Gianluca Ferrato, diretti magistralmente da Emanuele Gamba, che dell'opera ha colto il significato più profondo: "Chiunque sia stato adolescente è lo spettatore ideale di Spring: unica altra condizione è che se ne ricordi e si intenerisca per quella imbarazzante sconvolgente età dello slancio e del disagio che ci ha fatto sentire tutti sulle montagne russe. Un giorno fra le nuvole e il giorno dopo – o anche 5 minuti dopo – sottoterra". Testo recitato in italiano, canzoni in inglese, una vis espressiva unica nel suo genere anche per la potenza rock dei brani di Sheik, riletti dalla band diretta da Stefano Brondi: "Pensateci: i cantanti sanno di avere non basi meccaniche ma persone vive che viaggiano battuta per battuta a fianco a loro, che si emozionano se loro cantano una frase nel pieno delle loro sensazioni, e che sanno stupire con dettagli sonori sempre più vividi approfondendo la conoscenza dell’opera replica dopo replica. Tutto ciò produce un’energia potentissima per la quale mi sono battuto a tutti i livelli".