Progetto vincitore dell’azione CollaborAction#4 2018-19
Premio Danza&Danza 2019 “Produzione italiana dell’anno”
coreografia Silvia Gribaudi
drammaturgia Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti
danzatori Silvia Gribaudi, Siro Guglielmi, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo
disegno luci Antonio Rinaldi
costumi Elena Rossi
assistente tecnico luci Theo Longuemare
direzione tecnica Leonardo Benetollo
produzione Zebra coproduzione Santarcangelo Festival – con il sostegno di MiBACT
Informazioni sullo spettacolo
29.07.2021 - h 21:30 - Chiostri di San Pietro
Posto unico
€ 12,00
Riduzioni
Under 20, Over 65, Abbonati Danza 19-20, Amici del Teatro (disponibilità limitata) € 10,00
In caso di maltempo verificate le condizioni di montaggio al chiuso, la Fondazione I Teatri potrà spostare gli spettacoli al Teatro Municipale Valli.
Foto: Matteo Maffesanti e Antonio Ficai
In un incalzante susseguirsi di balli, tableaux vivants e scene comiche il quartetto cerca (e ottiene) in ogni momento la complicità dello spettatore coinvolgendolo in un elogio dell’imperfezione e dell’individualità […]
Emanuela Zanon in Juliet Art Magazine
Graces è un progetto di performance ispirato alla scultura e al concetto di bellezza e natura che Antonio Canova realizzò tra il 1812 e il 1817.
L’ispirazione è mitologica. Le 3 figlie di Zeus -Aglaia, Eufrosine e Talia- erano creature divine che diffondevano splendore, gioia e prosperità.
In scena tre corpi maschili, tre danzatori dentro ad un’opera scultorea che simboleggia la bellezza in un viaggio di abilità e tecnica che li porta in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Qui il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura. In scena anche l’autrice Silvia Gribaudi che ama definirsi “autrice del corpo” perché la sua poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole a forma d’arte con una comicità diretta, crudele ed empatica in cui non ci sono confini tra danza, teatro e performing arts.
Negli ultimi 10 anni Silvia Gribaudi si è interrogata sugli stereotipi di genere, sull’identità del femminile e sul concetto di virtuosismo nella danza e nel vivere quotidiano, andando oltre la forma apparente, cercando la leggerezza, l’ironia e lo humour nelle trasformazioni fisiche, nell’invecchiamento e nell’ammorbidirsi dei corpi in dialogo col tempo.