SHEN WEI DANCE ARTS
RE (Part I)
coreografia, scene e costumi Shen Wei
musica Canti tradizionali tibetani
luci Jennifer Tipton
MAP
coreografia, scene e costumi Shen Wei
musica Steve Reich
luci Scott Bolman
in collaborazione con ATERDANZA
RE- (PART I): Tibet
"RE- (Part I) è prevalentemente basato sui sentimenti suscitati dalla terra, dalla gente, dalla religione e dalla cultura tibetana che hanno caratterizzato i miei recenti viaggi".
Shen Wei
RE- (Part I) nasce dalle esperienze personali di Shen Wei e dei suoi recenti viaggi in Tibet e presenta i canti buddisti tradizionali interpretati dal monaco tibetano Choying Dolma che influiscono sulla natura spirituale della danza.
Grazie alle luci di Jennifer Tipton, Shen Wei ha trovato un nuovo modo per esprimere le mandala del Tibet sacro. Invece della sabbia usata in Tibet per creare intricati disegni spirituali buddisti, Shen Wei usa piccoli pezzi di carta bianca e blu. Man mano che i ballerini si muovono attraverso il disegno, lo distruggono appositamente, come si usa fare in Tibet, a rappresentare la vita fisica e il modo in cui tutti gli esseri viventi ritornano agli elementi e non muoiono mai.
MAP
Commissionato dal Lincoln Center Festival 2005, MAP è caratterizzato dalla geografia melodica e ritmica di The Desert Music di Steve Reich mentre la danza traccia i contorni di sette "mappe del movimento" che documentano il terreno corporale della tecnica coreografica di Shen Wei. Grazie alla combinazione di assoli, piccoli gruppi di ballerini e parti con tutta la Compagnia, Map si costruisce sul potere dei corpi e sul ritmo della musica per culminare in un magistrale vortice di energia. Per poter creare una danza astratta fatta di puro movimento, Shen Wei sviluppa tecniche che esplorano i concetti di rotazione, salto, isolamento interiore e movimento individuale interiore. L’idea di rotazione e le tecniche circolari erano già presenti in due precedenti coreografie di Shen Wei (The Rite of Spring, 2003 e Connect Transfer, 2004) e in Map vengono ulteriormente ampliate. All’interno delle sette sezioni in cui si struttura il lavoro, ognuna delle differenti tecniche viene esplorata, creando innanzitutto una chiave di lettura e quindi una mappa dei movimenti stessi. Le sette sezioni sono un collage di chiavi di lettura che incorporano velocità ed energia costruendo una cornice complessiva della mappa.
In Map, Shen Wei esplora il concetto di rotazione, salto, isolamento interno, movimento circolare interno e movimento interno individuale. Le tecniche circolari e di rotazione sono state introdotte da Shen Wei nella sua Sagra della Primavera (2003) e in Connect Transfer (2004) per poi venire ulteriormente sviluppate in Map.
Map è sulla musica di The Desert Music di Steve Reich, divisa in cinque sezioni organizzate in forma simmetrica: ABCBA. Shen Wei ha diviso Map in cinque diverse sezioni con la stessa struttura simmetrica. Nella coreografia di Shen Wei, gli elementi di "Rotation Map" (primo movimento) ritornano nel quinto movimento, "The Map," in modo molto energico.
Sezione 1: Rotation Map
La tecnica di rotazione è la base di questa coreografia intricata che uguaglia i molteplici strati melodici dei violini, dei fiati e delle percussioni. I ballerini danno inizio al movimento, ruotando spalle, collo, schiena, polsi, ginocchia, caviglie, sia a terra che in posizione eretta. Divisi in gruppi che rappresentano i diversi elementi della musica, i ballerini sono come una vera e propria orchestra sinfonica con l’intento di offrire una "Rotation Map" fatta di tensione e armonia.
Sezione 2: Bouncing Map
Il salto implica che le anche dei ballerini vengano spinte avanti, indietro, lateralmente e in movimenti circolari. Dopo un salto, il baricentro dei ballerini si sposta immediatamente in un’altra direzione, generando un ulteriore salto.
Sezione 3: Internal Isolation Map
Questo movimento non è psicologico o emotivo ma nasce dal profondo del ballerino come risposta alla musica. L’energia interiore si propaga in aree isolate e provoca i movimenti delle braccia, del torso, delle gambe e della testa. I corpi si muovono in modo goffo e non rilasciano energia, bensì la riciclano costantemente.
Section 4: Internal Individual Map
In questa sezione, la prima ballerina sente il flusso interno proveniente dal suo corpo che la conduce verso un movimento sospeso e impetuoso. Mentre continua tale movimento per la maggior parte della sezione, si forma un gruppo di ballerini che ripete un adagio basato su un’estensione dello spazio tra le articolazioni. Il movimento ha origine dalle articolazioni (spalle, gomiti, polsi) e si estende fino alle punta delle dita. In questo modo, gli arti vengono allungati oscillando da una posizione all’altra senza compiere il minimo sforzo. I movimenti non sono muscolari. Quindi, ad uno ad uno, i danzatori si distaccano dal gruppo e ballano un assolo fino all’uscita dal palco.
Section 5: The Map
In questa sezione Shen Wei sviluppa il vocabolario dei movimenti introdotti nelle precedenti sezioni e li combina con un’eccitazione tale in grado di riflettere la velocità e il vigore dell’ultimo movimento musicale di Reich. La fonte di energia si forma sulla destra del palcoscenico al ritmo dei violini. Un gruppo di ballerini, seguendo gli strumenti a fiato dell’orchestra, si muovono in un adagio che crea sul palcoscenico un ulteriore movimento. Questo collage continua con movimenti a terra, con salti e con movimenti interni circolari. La mappa finale combina rotazione, salto ed elementi interiori delle precedenti mappe.
SHEN WEI
Coreografo, direttore, ballerino, pittore e designer, Shen Wei è conosciuto in tutto il mondo per l’originalità e la visione interculturale dei suoi spettacoli.
La sua è una storia di grande successo nonostante abbia dovuto affrontare tante difficoltà. Nato in Cina a Hunan nel 1968, l’anno della scimmia, all’età di due anni ha dovuto trasferirsi con la famiglia in un centro di rieducazione. Da questo infausto inizio è nata una coscienza artistica con "un’immaginazione sorprendente" (New York Times).
Ha raggiunto il successo ad una velocità ineguagliabile nel mondo delle performing arts americane. In quanto membro fondatore della prima compagnia di danza moderna cinese, ha avuto un successo notevole nel suo Paese, ma ha sempre sentito la necessità di avere maggiore libertà creativa. Infatti, quando gli è stata offerta una borsa di studio per spostarsi a New York, all’età di 27 anni, Shen Wei ha deciso di lasciare il comfort e la certezza dei sovvenzionamenti statali per l’arte e, con meno di mille dollari, pochi amici e con un inglese scarso, ha deciso di farsi una nuova vita in Occidente.
Nei successivi cinque anni ha creato le basi per una carriera internazionale che continua tuttora. La sua compagnia – fondata nel 2000 – si è fatta conoscere a livello internazionale alla velocità della luce e, negli ultimi otto anni è stata impegnata in numerose tournée nei cinque continenti. In riconoscenza dei suoi grandi successi come coreografo, a Shen Wei è stata commissionata la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Pechino del 2008.
E’ stato insignito di vari titoli, tra cui: il MacArthur "Genius", lo United States Artists Fellow, il New York Foundation for the Arts Fellow; e ha ricevuto riconoscimenti dal John Simon Guggenheim Fellowship. Ha ricevuto commissioni da parte di vari enti tra cui: l’American Dance Festival (1995, 2000–2006, 2008) per nove volte, l’Het Muziektheater Amsterdam (2004 e 2007), il Lincoln Center Festival (2005), il John F. Kennedy Center for the Performing Arts (2007), la New York City Opera (2005) e l’ Alvin Ailey Dance Theater II. Nel 2006, Shen Wei è diventato cittadino americano e considera New York la sua propria casa.
La Compagnia
Definita dal New York Times come "sorprendentemente fantasiosa", la Compagnia Shen Wei Dance Arts (SWDA) crea delle rappresentazioni interdisciplinari e interculturali per un pubblico progressista e lungimirante. Ogni coreografia di Shen Wei, Direttore Artistico della Compagnia, sviluppa un originale vocabolario di danza che include elementi narrativi e visivi tipici del teatro, dell’opera cinese, della filosofia orientale, dell’arte visiva tradizionale e contemporanea e della scultura. Il risultato, a volte figurativo e/o astratto, unisce dei forti elementi scenici a una rappresentazione tradizionale, per creare un’ "affascinante fantasia in movimento" (Sydney Herald Sun).
Nei seppur pochi otto anni di attività dal suo debutto all’American Dance Festival (ADF), la Shen Wei Dance Arts si è ormai assicurata un posto tra le prime compagnie di danza del mondo. Oltre ai ripetuti inviti all’American Dance Festival (2000-2008), al Lincoln Center Festival (2003-2005, 2007), alla Biennale di Venezia (2003, 2005), al Los Angeles Music Center (2004, 2007), allo Het Muziektheater Amsterdam (2003, 2005, 2007) e al John F. Kennedy Center for the Performing Arts (2005, 2007, 2008), la Compagnia si esibisce in prestigiosi festival in tutto il mondo, da Spoleto al Jacob’s Pillow, da Edimburgo a Roma, da Montpellier a Hong Kong, da Città del Messico a Sydney.
Shen Wei Dance Arts è famosa in tutto il mondo. Nel 2008 Shen Wei e la Compagnia sono stati incaricati dal Comitato Olimpico di Pechino di creare una coreografia per la cerimonia inaugurale dei Giochi Olimpici dell’8 agosto 2008. A Shen Wei sono stati commissionati diversi progetti dall’American Dance Festival (ben nove), dal Lincoln Center Festival, dal John F. Kennedy Center for the Performing Arts, dalla New York City Opera, dallo Het Muziktheater Amsterdam e dall’Alvin Ailey II. Nel maggio 2007 la Compagnia ha iniziato una residenza della durata di cinque anni al Kennedy Center; nel giugno di questo stesso anno, ha debuttato alla Frank Gehry’s Disney Hall di Los Angeles; in luglio, è ritornato al Lincoln Center Festival per la quarta volta in cinque anni; e in settembre, Shen Wei è stato insignito della MacArthur e della US Artist Fellowship. Nel 2005 la Compagnia ha vinto in Australia lo Helpmann Award for Best Ballet or Dance Work per le sue quattro rappresentazioni alla Sydney Opera House; nel 2001 e nel 2003 il New York Times ha collocato la Compagnia e le sue rappresentazioni tra le 10 più riuscite del mondo della danza.
La Compagnia ha inoltre preso parte a diversi altri progetti in prestigiosi festival e teatri: Luminato Festival (Toronto, 2007), Zellerbach Hall at CalPerformances (2004, 2007), Sadler’s Wells (2004), Barbican Theatre (2007), Israel Festival (2004), Esplanade (Singapore) (2005), Movimentos Festival/Germania (2005), Les Grands Ballets Canadiens de Montreal (2006), MODAFE (Seul, 2006), e il Joyce Theater (2006).
Nel 2008 la Compagnia si è esibita in ben tre continenti, tra i quali Belgrado, Budapest, Pamplona, Barcellona, Wellington (New Zelanda), San Francisco, Filadelfia, New York e l’American Dance Festival. Nel dicembre 2008 la Compagnia ha debuttato a New York con Connect Transfer al Modern Art Museums nella storica Judson Memorial Church. Anche nel 2009 la Compagnia si esibirà in ben tre continenti, a Hong Kong, Singapore, Ann Arbor, Portland, all’American Dance Festival e al Lincoln Center Festival. Nel giugno 2009 la Compagnia presenterà Re- Triptych che sarà poi in tournée prima della fine dell’anno.
La Compagnia è fermamente convinta del legame della danza con gli studenti di tutte le età. In base a ciò, ha organizzato una serie di nove "classroom intensives". Nel 2009 la Compagnia ha iniziato una collaborazione in sei scuole della città di New York, a Syracuse, a Ann Arbor e a Washington DC, avvalendosi di partner istituzionali locali.
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