Orchestra della Svizzera Italiana
Alexei Ogrintchouk, direttore e oboe solista
Ludwig van Beethoven, Ottetto per fiati in mi bemolle maggiore, op.103
Wolfgang Amadeus Mozart, Cassazione in sol maggiore K 63
Wolfgang Amadeus Mozart, “Ah se in ciel, benigne stelle” K 538 (trascr. per oboe e orchestra)
Ludwig van Beethoven, Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36
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Due opere mozartiane, una degli inizi e una della fine della sua parabola creativa: la Cassazione K63, del 1769 (genere affine alla serenata e al divertimento), testimonia le impeccabili capacità artigianali di un Mozart tredicenne, mentre “Ah se in ciel, benigne stelle” (qui nella trascrizione per oboe), scritta nel 1788 per Aloysia Weber (sorella della moglie Constanze) mostra quale caleidoscopio di affetti Mozart sia capace di concentrare in una sola aria.
Se l’Ottetto, composto nel 1792 da un Beethoven poco più che ventenne, guarda ai modelli mozartiani, la Seconda sinfonia (1802) – concepita mentre cominciavano a manifestarsi i sintomi della sordità – per dimensioni, proporzione degli sviluppi e sensibilità si proietta in un futuro che non ha più nulla di settecentesco.
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L’Orchestra della Svizzera Italiana prosegue il suo cammino di successo sotto la bacchetta di Markus Poschner, Direttore principale dal 2015. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le accoglienze entusiastiche di pubblico e critica nei maggiori teatri e sale di tutta Europa, dalla Sala dorata del Musikverein di Vienna alla Philharmonie di Berlino, dal Grosses Festspielhaus di Salisburgo alla Kölner Philharmonie di Colonia, dall’Opernhaus di Francoforte al Brucknerhaus di Linz. Da novembre 2022 il nuovo Direttore ospite principale dell’OSI è Krzysztof Urbański, succeduto in questo ruolo a Vladimir Ashkenazy.
La ricca programmazione concertistica vede l’Orchestra collaborare, oltre che con Poschner e Urbański, con diversi altri direttori e numerosi solisti di fama internazionale, sia nella Svizzera italiana sia al di fuori dei confini regionali: tra tutti si ricordano Martha Argerich, con cui l’OSI gode di un rapporto privilegiato da oltre vent’anni, e la violoncellista Sol Gabetta, con cui si è sviluppata una collaborazione stabile culminata nel festival Presenza, al LAC di Lugano nel periodo di Pentecoste a partire dal 2022.
Altrettanto intensa l’attività discografica, in collaborazione con la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI): già insigniti del prestigioso premio internazionale ICMA nel 2018 per l’Integrale delle Sinfonie di Brahms (SONY Classical), l’OSI e Poschner proseguono nella loro originale e intrigante produzione con una serie di CD dedicati alle opere inedite di Rossini e, nel 2023, Čajkovskij. Sono inoltre di rilievo le coproduzioni operistiche e di balletto con il LAC di Lugano e con diversi partner internazionali.
Straordinario, infine, l’impegno dell’OSI per i più giovani: circa 10.000 bambini seguono ogni anno i concerti-spettacolo ideati per loro a maggio.
Informazioni sullo spettacolo
10.01.2024 - h 20:30 - Teatro Municipale Valli
Platea e Palchi I, II e III ordine centrale
€ 40,00
Palchi I, II e III ordine laterale
€ 35,00
Palchi IV Ordine
€ 30,00
Galleria
€ 20,00
Riduzioni
Iscritti Unimore > 50%
Under 30 > 30%
Amici dei Teatri > 20%
Over 65 > 15%
Gruppi (più di 15 persone) > 15%
Under 20 > 10 euro (disponibilità limitata)
Nella formazione musicale dei giovani l’OSI si qualifica per una stretta collaborazione a più livelli con la Scuola universitaria di Musica del Conservatorio della Svizzera italiana.
L’OSI è l’Orchestra residente al LAC Lugano Arte e Cultura (Ticino, Svizzera).
Orchestra residente al LAC Lugano Arte e Cultura (Ticino, Svizzera), l’OSI prosegue il suo cammino di successo sotto la bacchetta di Markus Poschner, Direttore principale dal 2015, fra accoglienze entusiastiche di pubblico e critica nei maggiori teatri e sale di tutta Europa, dalla Sala dorata del Musikverein di Vienna alla Philharmonie di Berlino, dal Grosses Festspielhaus di Salisburgo alla Kölner Philharmonie di Colonia. Dal 2022 il nuovo Direttore ospite principale è Krzysztof Urbański, succeduto in questo ruolo a Vladimir Ashkenazy.
Due le rassegne principali di cui è regolarmente protagonista l’Orchestra a Lugano: ”OSI al LAC” da autunno a primavera nella Sala Teatro del LAC e ”OSI in Auditorio” nella sede storica dell’Orchestra, l’Auditorio Stelio Molo RSI a Lugano Besso. A ciò si aggiunge l’innovativo formato ”be connected”, con eventi e concerti particolari per incuriosire nuovo pubblico.
In continuo sviluppo anche l’attività concertistica a Bellinzona (Ticino, Svizzera), dove l’Orchestra è regolarmente presente in diversi appuntamenti annuali.
Open air, cine-concerti e numerosi festival – tra cui il Locarno Film Festival – completano la programmazione, coinvolgendo un pubblico sempre più ampio.
Alexei Ogrintchouk
oboista e direttore d’orchestra
Alexei Ogrintchouk, laureato alla Scuola di Musica Gnessin a Mosca e al Conservatorio di Parigi, dove ha ricevuto insegnamenti da Maurice Bourgue, Jacques Tys e Jean-Louis Capezzali, si distingue come uno dei più straordinari oboisti nell’attuale panorama musicale. La sua eccellente abilità tecnica si unisce a un virtuosismo e un lirismo sorprendente. Originario di Mosca, Alexei ha iniziato a esibirsi in tutta la Russia, in Europa e in Giappone fin dall’età di 13 anni. È riuscito a conquistare numerosi concorsi internazionali, tra cui il prestigioso Concorso Internazionale CIEM a Ginevra quando aveva 19 anni. Ha ottenuto importanti riconoscimenti, come il Premio europeo Juventus nel 1999, due Premi “Victoires de la Musique Classique” in Francia nel 2002, il Premio Triumph in Russia nel 2005 e il Premio Borletti Buitoni Trust nel 2007. Inoltre, è stato selezionato per partecipare ai prestigiosi programmi Rising Stars e BBC New Generation Artists. A partire da agosto 2005, Alexei Ogrintchouk è stato nominato primo oboista solista dell’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, diretta dapprima da Mariss Jansons e successivamente da Daniele Gatti. In precedenza, ha occupato la stessa posizione nell’Orchestra Filarmonica di Rotterdam con Valery Gergiev, ottenendo tale ruolo all’età di 20 anni.
Alexei Ogrintchouk, solista carismatico e tecnicamente brillante, combina l’esecuzione orchestrale con i suoi sempre crescenti impegni da solista e direttore. Ha eseguito concerti sotto la direzione di numerosi direttori d’orchestra, tra cui Mariss Jansons, Valery Gergiev, Gennady Rozhdestvensky, Seiji Ozawa, Fabio Luisi, Kent Nagano, Michel Plasson, Sir Andrew Davis, Daniel Harding, tra gli altri.
Ha collaborato come solista con prestigiose orchestre di tutto il mondo, inclusa la Concertgebouw Orchestra, le Orchestre dei Teatri Bolshoi e Mariinsky, l’Orchestra dell’Academia Nazionale di Santa Cecilia, tutte le Orchestre della BBC, oltre a esibirsi al Concertgebouw, ai festival di Monaco, Stoccarda, Mito-Torino musica, Praga, Verbier Festival, con varie orchestre da camera. Come direttore ha diretto l’Orchestra del teatro Mariinsky, l’Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo, la Bruxelles Philharmonic, l’Orchestre National des Pays de la Loire, la Camerata RCO (Royal Concertgebouw Orchestra), la St Petersburg Symphony Orchestra, Riga Sinfonietta, Kremerata Baltica, Orchestre International de Geneve, Orquesta Barocca de Sevilla, Verbier Festival, Lausanne e Geneva Chamber Orchestra. Alexei Ogrintchouk è un musicista da camera di grande richiamo, che si è esibito in prestigiosi teatri e sale da concerto in tutto il mondo. Tra le sue esibizioni più memorabili figurano quelle al Theatre du Chatelet, al Theatre des Champs-Elysees, alla Cite de la Musique e all’Auditorium du Louvre a Parigi, al Concertgebouw di Amsterdam, al Musikverein di Vienna, al Royal Albert Hall e alla Wigmore Hall di Londra, alla Carnegie Hall di New York, all’Auditorium di Tel Aviv e al Suntory Hall di Tokyo.
È un ospite regolare dei più rinomati festival musicali, tra cui i BBC PROMS, MIDEM, Colmar, Lockenhaus, Verbier, Luzern, Berliner Festspiele, Santa Cecilia, Cortona, Edinburgh International Festival, City of London Festival e the White Nights, Crescendo, Svyatoslav Richter December Nights e Easter Festival in Russia.
I suoi partner per la musica da camera includono alcuni dei più grandi nomi del panorama musicale internazionale, come Gidon Kremer, Radu Lupu, Thomas Quasthoff, Misha Maisky, Vladimir Spivakov, Yuri Bashmet, Jean-Yves Thibaudet, Maurice Bourgue, Sarah Chang, Tabea Zimmermann, Nikolai Znaider, Valery Affanasiev, Julian Rachlin, Leif Ove Andsnes, Fabio Biondi, Alexander Lonquich, Dmitri Sitkovetsky e Sergio Azzolini, oltre ai rinomati quartetti d’archi Belcea, Eben, Sine Nomine e Tokyo. Nel settembre 2011, Alexei Ogrintchouk è stato designato come successore di Maurice Bourgue come professore di oboe presso l’Haute Ecole de Musique de Genève. Durante il periodo 2001-2011, è stato anche professore ospite presso la Royal Academy of Music di Londra. Inoltre, ha ricoperto il ruolo di professore al Musikene di San Sebastian (2009-2011) e dal 2010 al Conservatorio Reale de L’Aia.
Ogrintchouk tiene regolarmente una serie di masterclass, che includono la Pablo Casals Chamber Music Academy di Prades, la Mahler Academy di Ferrara, i Cursos de Verano di Bilbao, l’Academie Musicale de Villecroze, l’Aurora Academy in Svezia e la Weimar International Master Class.
Il suo primo CD, che presenta opere di Schumann, è stato pubblicato dalla rinomata etichetta Harmonia Mundi nella collana “Nouveau musician”, ricevendo recensioni eccezionali. La sua discografia include anche la registrazione della prima mondiale del movimento lento del concerto per oboe di Beethoven (Raptus Classics), opere di Britten (Record One), Skalkotas (BIS Records) e il concerto per oboe di Mozart con la Concertgebouw Chamber Orchestra (PentaTone Classics). Tra i suoi tre CD più recenti figurano i concerti per oboe di Bach, il concerto e il quartetto per oboe di Mozart, un recital con musica del XX secolo e il concerto per oboe di Strauss, tutti pubblicati da BIS Records.
Concerti 2024-2025
1 aprile 2025
Junge Deutsche Philharmonie • Roderick Cox, direttore • Kian Soltani, violoncello
Teatro Municipale Valli