15 ottobre 2017
Sala degli Specchi del Teatro Valli
Neurobiologia del tempo
di Arnaldo Benini
con l’autore dialoga Daniele Francesconi
Il tempo è negli eventi che scorrono o è dentro di noi? Oppure, come sostengono i fisici da Einstein in poi, è un'illusione ostinata che ci impedisce di capire il mondo? Due secoli di indagini naturalistiche e sperimentali sui meccanismi della vita e della coscienza confermano ciò che i fisici negano: tutti gli esseri viventi dotati di un sistema nervoso, anche semplice, possiedono il senso del tempo. Ampiamente documentata da un apparato critico approfondito, questa posizione è avvalorata da ricerche ed evidenze presentate qui con chiarezza e rigore. Il senso del tempo è reale ed è una dimensione essenziale della vita. Come il linguaggio e il senso dello spazio, è un evento biologico prodotto da meccanismi nervosi emersi per selezione naturale. L'organizzazione nervosa dei meccanismi del tempo è complessa: le neuroscienze cognitive, impegnate nello studio dei processi che danno vita ai contenuti della coscienza – come il dolore fisico, lo spazio, il senso del bene e del male, la volontà, la musica, il silenzio, il movimento -, se ne occupano da almeno trent'anni, ma ancora oggi alcuni dilemmi fondamentali restano oscuri. Nonostante questo – è la tesi del libro – la neurobiologia del tempo è certamente uno dei meccanismi fondamentali della coscienza.
A. Benini, Neurobiologia del tempo, Raffaello Cortina 2017
Arnaldo Benini
È professore emerito di Neurochirurgia e neurologia presso l’Università di Zurigo. Ha pubblicato, tra gli altri, saggi su Mieczyslaw Minkowski, su Vesalio, sulla fisiologia del dolore di Cartesio, sul medico napoletano D. Cotugno, che per primo ha descritto la sciatica, su Oliver Sacks. Ha curato l’edizione italiana di due libri di Karl R. Popper. Nel 2009 pubblica Cosa sono io. Il cervello alla ricerca di sé stesso (Garzanti). Collabora alle pagine di scienza e filosofia dell’edizione domenicale del Sole 24 Ore.
Daniele Francesconi
È Direttore scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia di Modena, Carpi e Sassuolo. È stato Tutor della Scuola Internazionale di Alti Studi della Fondazione San Carlo di Modena. Studioso di storia del pensiero politico e della storiografia, è autore di L’età della storia. Linguaggi storiografici dell’illuminismo scozzese (Il Mulino, 2003). Ha curato edizioni di opere di Bernard Mandeville (Sociabilità. Vizi privati e benefici pubblici, Liberilibri, 2004) e di Edmund Burke (Scritti sull’impero. America, India, Irlanda, con G. Abbattista, Utet, 2008). Molte anche le sue traduzioni di saggistica dall’inglese.
A. Benini, Neurobiologia del tempo, Raffaello Cortina 2017
Arnaldo Benini
È professore emerito di Neurochirurgia e neurologia presso l’Università di Zurigo. Ha pubblicato, tra gli altri, saggi su Mieczyslaw Minkowski, su Vesalio, sulla fisiologia del dolore di Cartesio, sul medico napoletano D. Cotugno, che per primo ha descritto la sciatica, su Oliver Sacks. Ha curato l’edizione italiana di due libri di Karl R. Popper. Nel 2009 pubblica Cosa sono io. Il cervello alla ricerca di sé stesso (Garzanti). Collabora alle pagine di scienza e filosofia dell’edizione domenicale del Sole 24 Ore.
Daniele Francesconi
È Direttore scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia di Modena, Carpi e Sassuolo. È stato Tutor della Scuola Internazionale di Alti Studi della Fondazione San Carlo di Modena. Studioso di storia del pensiero politico e della storiografia, è autore di L’età della storia. Linguaggi storiografici dell’illuminismo scozzese (Il Mulino, 2003). Ha curato edizioni di opere di Bernard Mandeville (Sociabilità. Vizi privati e benefici pubblici, Liberilibri, 2004) e di Edmund Burke (Scritti sull’impero. America, India, Irlanda, con G. Abbattista, Utet, 2008). Molte anche le sue traduzioni di saggistica dall’inglese.
Informazioni sullo spettacolo
15.10.2017 - h 11:00 - Sala degli Specchi del Teatro Valli