MY FAIR LADY
Spettacolo fuori abbonamento
Compagnia Corrado Abbati
Musiche di Frederick Loewe
traduzione e adattamento di Corrado Abbati
con
Antonella Degasperi, Fabrizio Macciantelli,
Carlo Monopoli, Raffaella Montini, Francesca Dulio
coreografie Giada Bardelli
direzione musicale Marco Fiorini
su licenza esclusiva di
TAMS-WITMARK MUSIC LIBRARY, INC.
560 Lexington Avenue, New York, New York 10022, U.S.A.
Il più “operettistico” dei compositori di Broadway, Federick Loewe, nasce giustamente a Vienna ed è figlio di un cantante d’operetta.
Il suo più grande successo, di portata mondiale, è“My Fair Lady”:
il “musical” più vicino all’operetta!
E’ dunque naturale conseguenza che la Compagnia Corrado Abbati proponga nella prossima stagione teatrale (2009 / 2010), in esclusiva per l’Italia, la nuova versione italiana di My Fair Lady.
Uno spettacolo adatto a tutti i teatri e per ogni tipo di pubblico, dove la provata professionalità della Compagnia e la serietà dell’organizzazione ripropongono uno dei più grandi trionfi del teatro musicale leggero: un sogno, un’emozione, un successo senza età!
Note di Regia
“Vorrei danzar con te, la notte e il di così e stringerti a me.
Vorrei cantar con te, vorrei sognar con te perché sei tu l’amor…”
Sognare, amare, cantare, danzare: ecco gli elementi distintivi che diventano linea guida di questa nuova edizione di “My Fair Lady”.
Nella prefazione a “Pigmalione”, il testo da cui è tratta “My Fair Lady”, G.B. Shaw la presenta come una commedia didattica sull’esistenza e l’importanza della fonetica.
“Pigmalione” però è parola, “My Fair Lady” è musica (o quantomeno aggiunge la musica) ed allora l’attenzione, il baricentro di questo adattamento si sposta e si interessa non tanto ai conflitti dialettici bensì a quelli dei personaggi. Certo, si prende atto dell’esistenza della fonetica e della possibilità di far parlare una fioraia come una gran dama , ma per dimenticarsene ben presto e potersi così abbandonare alla “favola possibile” di Eliza, tifare per lei ed attendere il lieto fine. Il ritmo allora si fa più serrato, il dialogo brillante, ricco di aforismi e battute spiritose, i costumi “favolosi”, ricchi, eleganti, raffinati, i movimenti coreografici energici e corali, capaci di amplificare ora i momenti burleschi ora i momenti romantici e su tutto: la musica!
La musica di Loewe che sa essere sentimentale e romantica , briosa e trascinante, sempre vitale. A lei, probabilmente, spetta una buona parte di quel miracolo che è “My Fair Lady”, uno dei più famosi e popolari “classici” del teatro musicale e che, fra l’altro, ha la fortuna di essere sempre giovane…. E adesso lasciatevi travolgere anche voi dalla tempesta dei sentimenti.
Corrado Abbati