LES ARTS FLORISSANT
LES ARTS FLORISSANT
WILLIAM CHRISTIE, direttore
CONCERTO FUORI ABBONAMENTO
In collaborazione tra la Fondazione I Teatri e La Fabbrica del Duomo
Haydn: La Creazione, oratorio in 3 parti
SOPHIE KARTHAUSER soprano, Gabriele, Eva
STEVE DAVISLIM tenore, Uriel
DIETRICH HENSCHEL baritono-basso, Raffaele, Adamo
Un gesto d’amore per la Cattedrale dei Reggiani
Il ricavato del concerto La Creazione di F. J. Haydn sarà devoluto a sostegno del progetto di restauro del Duomo di Reggio Emilia.
martedi 4 dicembre 2007 . ore 20,00
Teatro Valli
La creazione di F. J. Haydn
L’idea di comporre la Creazione, maturò in Haydn fra il 1791 il 1795, durante uno dei suoi soggiorni londinesi. A Londra, Haydn aveva avuto modo di conoscere gli oratorii di Handel e ne era rimasto profondamente impressionato. L’oratorio di Handel costituira da allora lo stimolo e il modello ideale dei tardi oratorii haydniani.
Il testo della Creazione è ricavato da un poema inglese di Lindley, basato in gran parte sul Paradiso perduto di Milton, che già Handel avrebbe voluto musicare e che Haydn si portò a Vienna.
Il contenuto della Creazione si divide in tre parti: la prima narra la creazione degli elementi naturali, dopo un preludio strumentale che descrive il caos originario; nella seconda è illustrata la creazione degli animali, fino all’essere superiore, 1’uomo, immagine diretta di Dio; la terza infine consiste in un’idilliaca contemplazione del Paradiso terrestre abitato da Adamo ed Eva non ancora toccati dal peccato. Musicalmente, attraverso un’alternanza di recitativi, di arie, di brani d’insieme, di cori, si espone e si esalta tutto il processo della creazione del mondo, dalla separazione della luce dalle tenebre fino ad Adamo ed Eva nel Paradiso terrestre.
Gli assoli sono affidati a un soprano, a un tenore e a un basso, che nelle prime due parti impersonano rispettivamente gli angeli Gabriele, Uriele e Raffaele, e nell’ultima parte Eva, ancora 1’angelo Uriele, e Adamo.
Dal confronto fra la Creazione di Haydn e 1’oratorio handeliano (per esempio il Messiah) si avverte la differenza fra una concezione barocca dell’arte e una concezione classicista nutrita di lieviti illuministici. I grandi contrasti di colore e di sonorità, ottenuti da Handel con effetti di massa, sono sostituiti, in Haydn, da un’avveduta dialettica di elementi espressivi. Il sentimento di una totalità, suscitato nell’uno dalla presenza continua del coro, cede nell’altro al sentimento di una coscienza individuale affidata all’articolazione del discorso compositivo, che plasma la narrazione e disegna il quadro dell’azione. Anche gli atteggiamenti sentimentali, assunti dalla musica in dipendenza di determinati contenuti, e il realismo musicale applicato a descrivere il leone, la tigre, il cervo, il cavallo, i buoi, e ancora il sole, la luna, le stelle, le nuvole, i fulmini, ecc., finiscono a loro volta per valere quali elementi costruttivi, formali, non esornativi.
(da Piero Santi, Repertorio di musica sinfonica, Ricordi/Giunti 1989)
La Cattedrale di Reggio Emilia, dedicata a Santa Maria Assunta, rappresenta un tesoro di inestimabile valore religioso, storico, culturale e artistico. Come i Teatri, è uno dei simboli fondanti della nostra comunità: un patrimonio di tutti, da recuperare e consegnare ai posteri in tutta la sua meraviglia.
La Fabbrica del Duomo di Reggio Emilia è nata dunque per raccogliere il testimone lasciato dalle generazioni che nel corso dei secoli si sono impegnate nell’azione di costruzione, ampliamento e arricchimento della Cattedrale dei Reggiani: con l’obiettivo di diffondere la conoscenza sull’importanza del progetto di restauro e di sensibilizzare tutti gli attori locali sul ruolo fondamentale della Cattedrale nell’azione generale di valorizzazione del territorio.
L’idea è quella di un sistema virtuoso, che metta insieme le chiese, i teatri, i musei, le nuove grandi opere architettoniche e le altre eccellenze della feconda terra reggiana.
E’ in tale ottica che ha visto la luce il progetto di collaborazione tra la Fondazione I Teatri e La Fabbrica del Duomo di Reggio Emilia.
I proventi della vendita dei biglietti del concerto La Creazione di F. J. Haydn – in programma il 4 dicembre 2007 al Teatro Valli – saranno infatti interamente devoluti per sostenere i lavori di restauro della Cattedrale di Santa Maria Assunta: una straordinaria occasione per partecipare concretamente a questa grande opera, un contributo affinchè questa nostra generazione lasci a quelle successive una Cattedrale sempre più bella.
LES ARTS FLORISSANT
è uno dei più rinomati e apprezzati ensemble di musica barocca in Europa e nel mondo. Votato all’interpretazione su strumenti antichi, fu fondato nel 1979 dal cembalista e direttore franco americano William Christie e porta il nome di un’opera breve di Marc-Antoine Charpentier. Les Arts Florissants hanno il grande merito di aver fatto sorgere un nuovo interesse in Francia per il repertorio francese del XVII secolo e più in generale europeo del XVII e XVIII secolo, repertorio in gran parte poco considerato o sconosciuto (portando alla luce soprattutto i tesori delle collezioni della Bibliothéque Nationale de France) e oggi largamente eseguito e apprezzato.
Dopo il trionfo di Atys di Lully all’Opéra Comique nel 1987, è l’opera ad assicurare i successi più grandi de Les Arts Florissants. Da sottolineare in particolare le produzioni di Rameau (Les Indes galantes nel 1990 e 1999, Hippolyte et Aricie nel 1996, Les Boréades nel 2003, Les Paladins nel 2004), Charpentier (Médée nel 1993 e 1994), Händel (Orlando nel 1993, Acis & Galatea 1996, Semele 1996, Alcina 1999, Hercules nel 2004 e 2006), Purcell (King Arthur nel 1995, Didone ed Enea nel 2006), Mozart (Il Flauto Magico nel 1994, Il Ratto del Serraglio all’Opéra du Rhin nel 1995) e Monteverdi (Il Ritorno d’Ulisse in Patria presentato con successo trionfale ad Aix-en-Provence nel 2000 poi in tournée nel 2002, e L’incoronazione di Poppea nel 2005).
Les Arts Florissants ha collaborato con illustri nomi della regia come Jean-Marie Villégier, Robert Carsen, Alfredo Arias, Pier Luigi Pizzi, Jorge Lavelli, Adrian Noble, Andrei Serban, Graham Vick e Deborah Warner, nonchè con coreografi quali Francine Lancelot, Béatrice Massin, Ana Yepes, Shirley Wynne, Maguy Marin, François Raffinot, Jiri Kylian, Bianca Li e José Montalvo, Dominique Hervieu, solo per nominarne alcuni.
L’attività lirica non offusca la vitalità della loro attività concertistica e discografica, come testimoniano le numerose e notevoli interpretazioni di opere in versione concertante (Zoroastre e Les Fetes d’Hébé di Rameau, Idoménée di Campra, Jephté di Montéclair, L’Orfeo di Rossi) o di opere profane da camera (Actéon, Les Plaisirs de Versailles e Orphée aux Enfers di Charpentier o Didone & Enea di Purcell), di musica sacra (i Grands Motets di Rameau, Mondonville, Desmarest, oratori di Händel quali Il Messiah, Israele in Egitto e Theodora) senza contare il vasto repertorio corale.
Les Arts Florissants hanno anche affrontato il repertorio contemporaneo presentando per la prima volta nel 1999 Motets III – Hunc igitur terrorem di Betsy Jolas in occasione del loro ventesimo anniversario.
L’ensemble ha una ricchissima discografia di più di 40 incisioni con Harmonia Mundi e quasi 30 con Warner Classics/Erato di cui l’ultima è Theodora di Handel. Nel quadro di una nuova collaborazione con EMI/Virgin Classics dal 2003, Les Arts Florissants hanno recentemente realizzato un CD live di concerto con la loro accademia di giovani cantanti, Les Jardins des Voix, e LesJugement de Salomon di Charpentier. Attualmente hanno in catalogo anche sei DVD.
Da quindici anni Les Arts Florissants sono in residenza al Théâtre de Caen, e annualmente presentano una stagione concertistica nella regione della Bassa Normandia. L’ensemble è spesso in tournee in Francia ed è frequentemente ambasciatore della cultura francese all’estero (è invitato regolarmente alla Brooklyn Academy, al Lincoln Center di New York, al Barbican Centre di Londra e al Vienna Festival).
Nella presente stagione William Christie inviterà regolarmente direttori ospiti vicini a Les Arts Florissants per dirigere l’ensemble. Uno di questi è Paul Agnew, che ha diretto un concerto dei Vespri di Vivaldi nel Gennaio 2007 e che dirigerà nuovamente l’ensemble nel giugno di questa stagione in un programma che comprenderà Ode e Anthems di Handel.
Les Arts Florissants sono finanziati dal Ministero della Cultura e della Comunicazione, dalla città di Caen e dalla regione della Bassa Normandia e risiedono al Teatro di Caen. Il loro sponsor è Imerys.
Les Arts Florissants sono sovvenzionati dal Ministero della Cultura e della Comunicazione francesi, dal Comune di Caen e dal Consiglio Regionale della Bassa-Normandia. Il loro sponsor è Imerys.
WILLIAM CHRISTIE
Clavicembalista, direttore, musicologo e insegnante, William Christie ha alle spalle una carriera musicale vissuta per più di venticinque anni come una splendida avventura. Il suo lavoro pionieristico ha fatto apprezzare al grande pubblico la musica barocca, in particolare il repertorio francese del XVII e XVIII secolo.
Nato a Buffalo (USA), ha studiato ad Harvard e Yale e dal 1971 vive in Francia. La svolta decisiva nella sua carriera è avvenuta nel 1979, con la fondazione de Les Arts Florissants. Come direttore di questo ensemble vocale e strumentale Christie ha presto lasciato il segno, nelle sale da concerto come nei teatri, con nuove interpretazioni di un repertorio dimenticato o trascurato. Il riconoscimento da parte del grande pubblico avviene nel 1987, con la produzione di Atys di Lully all’Opéra Comique di Parigi, portata poi in una tournee internazionale che ha riscosso grande successo.
La passione di William Christie per il barocco francese è costante. Che si tratti di Charpentier, Rameau, Couperin, Mondonville, Campra o Montéclair, è esperto di tragédies-lyriques come di opera-ballet, si trova ugualmente a suo agio coi mottetti francesi e la musica di corte. La sua preferenza per la musica francese, tuttavia, non gli ha impedito di esplorare il resto del repertorio europeo: ha eseguito spesso e con grande successo opere di compositori italiani come Monteverdi, Rossi e Scarlatt, esegue Purcell e Händel con lo stesso entusiasmo con cui affronta Mozart e Haydn.
Prova della sua versatilità è la sua vastissima produzione discografica (più di 70 incisioni, molte delle quali premiate in Francia e all’estero) con Harmonia Mundi e Warner Classics/Erato. Dal novembre 2002 William Christie e Les Arts Florissants incidono per Virgin Classics: primo titolo della nuova collaborazione è un CD di sonate di Händel con Hiro Kurosaki, violino solista de Les Arts Florissants.
La produzione lirica avviene con ritmo sostenuto e le sue collaborazioni con i grandi nomi della regia teatrale e operistica (Jean-Marie Villégier, Robert Carsen, Alfredo Arias, Jorge Lavelli, Graham Vick, Adrian Noble, Andrei Serban e Luc Bondy) si traducono sempre in eventi centrali nel calendario musicale: Ippolito e Aricia (1996) Les Indes galantes e Alcina (1999) Les Boréades (2003) all’Opera di Parigi, Medea (1993), Il Ritorno di Ulisse (2002), Les Boréades (2003), Serse e I Paladini (2004) al Teatro di Caen, Il ratto del serraglio (1993) all’Opera di Rhin, King Arthur (1995) e I Paladini (2004) al Teatro du Châtelet di Parigi. Tra i suoi numerosi impegni con Les Arts Florissants al Festival d’Aix-en-Provence, ricordiamo Castor et Pollux (1991), The Fairy Queen (1992), Il Flauto magico (1994), Orlando (1997) Il Ritorno di Ulisse in patria di Monteverdi (ripresa nel 2002) che suscitò un enorme successo, infine Hercules nel 2004.
Molto richiesto come direttore ospite, William Christie viene regolarmente invitato dai festival più importanti come Glyndebourne, dove ha diretto l’Orchestra of the Age of the Enlightenment in Theodora e Rodelinda di Händel (poi ripresa al Théâtre du Châtelet nel 2002). Alla Zurich Opera ha diretto Ifigenia in Tauride di Gluck, Les Indes galantes di Rameau, Radamisto e Orlando di Handel, all’Opera National di Lione, dopo il Così fan tutte del 2005, ha diretto Le Nozze di Figaro nel giugno 2007. Dal 2002 si esibisce regolarmente come direttore ospite con i Berlin Philharmonic. Nell’ottobre del 2002 è stato il primo direttore invitato da Simon Rattle a dirigere i Berliner Philharmoniker.
Dedito in egual misura all’educazione e alla crescita professionale dei giovani artisti, Christie ha seguito generazioni di cantanti e musicisti negli ultimi 25 anni. Effettivamente molti degli attuali direttori di musica barocca hanno iniziato la loro carriera con Les Arts Florissants. Tra il 1982 e il 1995 è stato professore al Conservatorio di Parigi, responsabile del dipartimento di musica antica. E’ spesso invitato a tenere masterclass o a dirigere corsi estivi come ad Aix-en-Provence e Ambronay.
Ansioso di approfondire il suo lavoro di insegnante, ha fondato a Caen un’accademia per giovani cantanti chiamata Le Jardin des Voix, le cui prime tre edizioni nel 2002, 2005 e 2007, hanno generato un grande interesse in Francia, in Europa e negli Stati Uniti.
William Christie è cittadino francese dal 1995. E’stato insignito della "Legione d’onore" ed è ufficiale dell’Ordre des Arts ed des Lettres.
Concerti 2024-2025
1 aprile 2025
Junge Deutsche Philharmonie • Roderick Cox, direttore • Kian Soltani, violoncello
Teatro Municipale Valli