Ingratitudine. La memoria breve della riconoscenza
di Duccio Demetrio
con l'autore dialoga Daniele Francesconi
L’ingratitudine e la riconoscenza sono tratti salienti degli intricati rapporti umani. L’una è prova di arroganza e disprezzo, l’altra di amicizia indissolubile. Se l’ingratitudine evoca i motivi del tradimento, la riconoscenza sancisce la benevolenza verso chi ci ha aiutato, spesso senza chiedere nulla in cambio. Oggi il dissolversi delle buone maniere evidenzia il logoramento delle più elementari consuetudini relazionali. Si è ingrati senza più accorgersene, si è riconoscenti quanto basta per ottenere favori, all’insegna dei più impliciti rapporti di scambio. Il libro, rivisitando in profondità i due sentimenti e le loro moralità contrapposte, penetra in esse per riproporle alla nostra riflessione. Non tace al lettore le pieghe oscure di due esperienze emotive tra le più eluse e trascurate della vita di tutti noi.
D. Demetrio, Ingratitudine, Raffello Cortina 2016
Filosofo dell’educazione all’Università degli studi di Milano-Bicocca, è da sempre attento osservatore della condizione adulta e dei suoi problemi esistenziali. Ha fondato e dirige la Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari e la Società di Pedagogia e Didattica della Scrittura. Tra le sue ultime pubblicazioni: Filosofia del camminare (2005), La vita schiva (2007), La scrittura clinica (2008), L’educazione non è finita (2009), Ascetismo metropolitano. L’inquieta religiosità dei non credenti (2009), L’interioritaà maschile. La solitudine degli uomini (2010).
Daniele Francesconi
E' Direttore scientifico del Consorzio per il festival Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo. E' stato Tutor della Scuola Internazionale di Alti Studi della Fondazione San Carlo di Modena. Studioso di storia del pensiero politico e della storiografia, e' autore di L’eta' della storia. Linguaggi storiografici dell’illuminismo scozzese (Il Mulino, 2003). Ha curato edizioni di opere di Bernard Mandeville (Sociabilità. Vizi privati e benefici pubblici, Liberilibri, 2004) e di Edmund Burke (Scritti sull’impero. America, India, Irlanda, con G. Abbattista, Utet, 2008). Molte anche le sue traduzioni di saggistica dall’inglese.