Gianni Celati nel corso del tempo
con Marco Belpoliti, Ermanno Cavazzoni, Nunzia Palmieri e Jean Talon Sampieri
Coordina Gino Ruozzi
Un’occasione per rendere onore a una personalità non convenzionale, che con le sue opere continua a vivere e incidere su tutti noi lettori.
Gianni Celati (1937 – 2022) è stato uno dei più innovativi e originali scrittori del secondo Novecento. Dal suo esempio, dal suo entusiasmo e dalle sue riflessioni sono nati altri autori che nell’assieme e nella diversità hanno creato un nuovo modo di intendere la letteratura. Celati oltre a Ferrara, che considerava la sua patria naturale, era molto legato a Reggio Emilia, dove veniva spesso e volentieri a parlare in pubblico e a tenere lezioni e dove aveva diversi e cari amici. Infatti ha lasciato tutti i suoi libri – pieni di annotazioni – e i suoi manoscritti alla biblioteca Panizzi.
Si parlerà della sua vita piena di fughe e di spatriamenti, e naturalmente dei suoi libri di narrativa (ricordiamo solo La banda dei sospiri, Narratori delle pianure e l’ultimo Costumi degli italiani), delle varie forme di scrittura adottate, diaristica (Verso la foce), di viaggio (Avventure in Africa), teatrale (Recita dell’attore Vecchiatto nel teatro di Rio Saliceto), delle straordinarie riflessioni che hanno accompagnato le sue tante traduzioni e che si ritrovano nelle interviste (umorali e al tempo stesso di alto tenore filosofico) che ha rilasciato nel corso della vita, e da poco raccolte in libro (Il transito mite delle parole).
Informazioni sullo spettacolo
22.01.2023 - h 11:00 - Ridotto del Teatro Valli
Accesso libero fino a esaurimento dei posti disponibili
Bookshop aperto nelle sale del Ridotto
L’incontro sarà trasmesso anche in diretta streaming su questo sito e sulle pagine Facebook e YouTube dei Teatri di Reggio Emilia.
In collaborazione con il Centro Interateneo Edunova dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Gianni Celati
Gianni Celati (Sondrio, 1937 – Brighton, 2022) per 50 anni è stato una sorta di sismografo dei fermenti culturali che hanno trasformato radicalmente la società italiana a partire dagli anni Settanta. Agitatore culturale, scrittore-filosofo, lettore onnivoro capace di cogliere in anticipo e spesso in controtendenza rispetto al panorama italiano il mutamento dei paradigmi culturali, è stato anche studioso e saggista, traduttore, sceneggiatore e regista, oltre che viaggiatore instancabile e inquieto. Dopo aver trascorso l’infanzia e l’adolescenza in provincia di Ferrara, si laurea a Bologna con una tesi su James Joyce. Scrive articoli per numerose riviste come “Lingua e stile”, “Il Verri”, “Il Caffè”. Nel 1971 pubblica per Einaudi – per volontà di Italo Calvino – il suo primo romanzo, Comiche. Docente in varie università italiane, al Dams di Bologna ha tra i suoi allievi Pier Vittorio Tondelli, Enrico Palandri, Andrea Pazienza, Freak Antoni. Tra le sue opere più note, (1985, premi Cinque Scole e Grinzane Cavour), la trilogia Parlamenti buffi (1989, premio Mondello 1990), La banda dei sospiri. Romanzo d’infanzia (1976), Lunario del paradiso (1978), Avventure in Africa (1998, premio Comisso), Fata Morgana (2005, premi Flaiano e Napoli), Vite di pascolanti (2006, premio Viareggio), Bambini pendolari che si sono perduti (2011), Recita dell’attore Vecchiatto (2013). Ha inoltre curato la traduzione di numerose opere dall’inglese come Bartleby lo scrivano di Melville (1991), La Certosa di Parma di Stendhal (1993), I viaggi di Gulliver di Swift (1997). Si è occupato della trascrizione in prosa del poema di Matteo Maria Boiardo, L’Orlando innamorato raccontato in prosa (Einaudi, 1994). Si è anche dedicato al cinema: ha girato film documentari come Strada provinciale delle anime, Il mondo di Luigi Ghirri, Case sparse. Visioni di case che crollano.
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