Emanuele Trevi, Luciano Manicardi e Claudia Mazzucato
Lolita, Teheran e noi
con Luciano Manicardi e Claudia Mazzucato dialoga
Quando leggere diventa ribellione
Il libro di Azar Nafisi e il seminario segreto che sfidò il regime iraniano.
Esattamente vent’anni fa, la scrittrice iraniana Azar Nafisi pubblicava Leggere Lolita a Teheran, divenuto ben presto un best-seller internazionale. Il libro racconta di un seminario clandestino che l’autrice aveva tenuto nel salotto di casa con sette sue studentesse, per leggere e discutere di opere letterarie occidentali, tra cui Lolita di Nabokov. Fu facile per quelle ragazze identificarsi con la protagonista che aveva subito la confisca della propria vita e intimità: la stessa sorte da loro patita per mano del regime instaurato da Khomeini nel 1979. Grazie a quel seminario e alla forza trasformante della letteratura, impararono a maturare piena consapevolezza della propria dignità, a intravedere una strategia di sopravvivenza, se non di resistenza vera e propria. Il racconto della Nafisi risuona oggi più che mai attuale: quello stesso regime sta soffocando nel sangue la rivolta delle giovani iraniane non più disposte a che altri, maschi islamici, decidano della loro vita e dei loro corpi. Lolita di Nabokov e Leggere Lolita a Teheran ispirano i contributi raccolti in questo libro, che affrontano i due testi esplorandone le dimensioni letterarie, giuridiche, politiche o inerenti alle dinamiche dell’abuso e della manipolazione. E ci interpellano a farci, come le ragazze di quel seminario, lettori e interpreti non solo della pagina scritta, ma della vita reale. Perché la grande letteratura, quando impatta l’esistenza, è capace di effetti imprevedibili, può illuminare la coscienza, mobilitare energie, ispirare azioni, in Iran come altrove nel mondo, dove si gioca l’oggi delle donne e anche degli uomini, così urgentemente chiamati in causa.
Informazioni sullo spettacolo
21.09.2025 - h 11:00 - Ridotto del Teatro Valli
Accesso libero fino a esaurimento dei posti disponibili
Bookshop aperto nelle sale del Ridotto
IL LIBRO
E. Trevi, L. Manicardi, C. Mazzucato,
Lolita, Teheran e noi,
Vita e Pensiero 2023
(In collaborazione con l’Associazione Mondinsieme)
Emanuele Trevi
Emanuele Trevi nasce a Roma nel 1964. Nel 1994 dà alle stampe Istruzioni per l’uso del lupo, il primo di una serie di saggi sulla letteratura. Si dedica alla curatela e traduzione di classici francesi e italiani, tra cui testi di Leopardi, Salgari e altri autori del Novecento. Lavora come editor per Fazi editore e collabora con la casa editrice Quiritta. Il suo esordio in narrativa si colloca nel 2003 con il romanzo I cani del nulla. Una storia vera, cui fanno seguito Senza verso. Un’estate a Roma (2005), L’onda del porto. Un sogno fatto in Asia (2005), Il libro della gioia perpetua (2010), Qualcosa di scritto (2012) e Il popolo di legno (2015). Collabora con RAI Radio 3 e scrive per diverse riviste come «Nuovi argomenti», «Il caffè illustrato» e alcuni quotidiani quali «La Repubblica» e «La Stampa». Nel 2001 entra a far parte della giuria del Premio Calvino. Le sue ultime pubblicazioni sono: Sogni e favole (2018, Premio Viareggio per la narrativa), Due vite (2020, Premio Strega) e il saggio Viaggi iniziatici Percorsi, pellegrinaggi, riti e libri (2021).
Luciano Manicardi
Claudia Mazzucato
Claudia Mazzucato si è laureata in Giurisprudenza nell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nel 1993 con una tesi dal titolo “Le alternative al processo penale: gli spazi della pacificazione“.
Dal 1998 ha rivestito incarichi di insegnamento in Diritto penale, Legislazione minorile e Criminologia in diverse Facoltà dell’Università Cattolica (Facoltà di Giurisprudenza – sede di Piacenza; Facoltà di Sociologia, Facoltà di Scienze della Formazione – sede di Milano). E’ attualmente docente di Diritto penale e penale minorile nella Facoltà di Scienze politiche e sociali (sede di Milano) e di Diritto penale I nella Facoltà di Economia e Giurisprudenza (sede di Piacenza).
Nel 2006 è diventata ricercatore di Diritto penale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica (sede di Piacenza). Nel 2009 ha avuto il giudizio di conferma in ruolo.
È attualmente incardinata nella Facoltà di Scienze politiche e sociali come professore associato di Diritto penale.
È componente (insieme ai Proff. F. Centonze e F. D’Alessandro) del Comitato di ricerca del Centro Studi “Federico Stella” sulla Giustizia penale e la Politica criminale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (http://centridiricerca.unicatt.it/CSGP), per il quale coordina i gruppi di ricerca su “Giustizia riparativa” e “Giustizia e letteratura”.
È stata co-fondatrice dell’Ufficio per la Mediazione penale di Milano e ha partecipato al Tavolo di lavoro e ricerca su “Mediazione penale e giustizia riparativa” del Ministero della Giustizia/Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria.
Dal 2002 partecipa a vari progetti di ricerca e programmi di formazione nazionali e internazionali sulla giustizia riparativa in collaborazione con organismi internazionali, enti pubblici e istituzioni accademiche e scientifiche in Italia e all’estero.
Con il sostegno di
