ECONOMIA A COLORI
di Andrea Segré in dialogo con Alessandro Merli
Dalle 10 alle 13 sono aperte le terrazze e le sale del Ridotto del Teatro Municipale Valli con caffetteria, bookshop e mostre.
Tutti gli appuntamenti della domenica sono in collaborazione con
Il capitalismo, modello dominante preferito dagli economisti, è in crisi profonda. La crescita illimitata, che lo sottende, non funziona più. Disuguaglianze e ingiustizie aumentano. Prima di sbattere contro un nuovo muro, bisogna cambiare strada. Ma per andare dove? Questo libro ci guida verso un affascinante ma concreto orizzonte. Rimescolando i colori, gli aggettivi e i sostantivi dell’economia appare un altro mondo: un caleidoscopio di molteplici combinazioni. Una piccola grande rivoluzione dove l’economia viene ridimensionata a un capitolo del libro della natura: l’ecologia. Portando, finalmente, a una diversa ricchezza per una società sufficiente e sostenibile, naturale e umana, colorata e anche allegra.
Andrea Segrè, Economia a colori, Einaudi, 2012
Andrea Segré
Nato a Trieste nel 1961, è professore ordinario di Politica agraria internazionale e comparata e preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna. Le linee di ricerca scientifica, teorica e applicata, che ha approfondito riguardano in particolare: il sistema degli aiuti pubblici allo sviluppo agricolo e alimentare; i processi di transizione dal piano al mercato dei sistemi economico-agricoli nei paesi dell’ex socialismo reale; gli sprechi di risorse agricole e alimentari nei paesi sviluppati e in via di sviluppo. Proprio da una ricerca teorica, poi applicata, ha ideato e sviluppato il progetto Last Minute Market per il recupero a fini benefici dei beni alimentari e non alimentari rimasti invenduti (1999). Last Minute Market è diventato uno spin off dell’Università di Bologna (2003) di cui è presidente, e la raccolta solidale e sostenibile con questo modello si è estesa in Italia e all’estero. Nel 2010 ha promosso, con il patrocinio del Parlamento Europeo, la campagna “Un anno contro lo spreco” per sensibilizzare l’opinione pubblica europea sulle conseguenze ambientali, economiche e sociali dello spreco di risorse; nel 2011 la campagna un anno contro lo spreco ha riguardato il tema dell’acqua. Nel 2012 la campagna verte sul tema dell’energia.