DATEMI TRE CARAVELLE
DATEMI TRE CARAVELLE
scritto da Carmelo Pennisi e Massimiliano Durante
musiche originali Stefano di Battista
regia David Scheinmann
coreografie Gloria Pomardi
scene Riccardo Monti
costumi Alessandro Lai
luci Andrea Bugaretta
liriche Paola Musa e Simone Ciammarughi
produzione Khora.teatro
direzione organizzativa Aldo Allegrini
ufficio stampa Antonia Ammirati
Commedia musicale in due atti liberamente ispirata alla vita e alle opere di Cristoforo Colombo
Cristoforo Colombo Alessandro Preziosi
Beatrice De Bonadilla Valeria Monetti
Alfonso De Agar Andrea De Venuti
Enrico Di Guzman Francesco Benedetto
Padre Marchena Stefano De Sando
Diego, figlio di Colombo Jacopo Sarno
Isabella di Castiglia Anna Vinci
Ferdinando di Aragona Mario Cordova
Locandiere, Ubriaco alla locanda Claudio Compagno
Inviato della banca, Marinaio di Palos Yaser Mohamed
Inviato del Papa Andrea Murchio
Chitarra live Daniele Bonaviri
La voce di Gilgamesh è di Stefano De Sando
Corpo di ballo
Sonia Bertin, Emanuela Mannucci, Elisabetta Minutoli, Marta Molinari, Ramona Polizzi, Marianna Zanaglio
venerdi 9 marzo ore 21.00 sabato 10 marzo ore 21.00 domenica 11 marzo ore 15.30 e 21.00
TEATRO VALLI
Dopo essere fuggito precipitosamente dal Portogallo dove, vittima di una congiura politica contro la sua famiglia, è morta la moglie, Colombo giunge in Spagna. Qui, conosce Padre Marchena, frate francescano molto introdotto presso la corte che, colpito dal sogno del genovese di trovare una nuova via per le Indie, subito cerca un modo per procurargli un’udienza con i Reali. Nel frattempo, Cristoforo conosce anche la nipote di Padre Marchena, la bella Beatrice, verso la quale nasce subito una forte attrazione.
Nonostante anche la regina di Castiglia e Aragona, Isabella la Cattolica, sia stata conquistata dal progetto di Colombo, la prima udienza davanti alla corte spagnola si rivela un disastro…
ll 20 maggio 1506 muore a Valladolid, dimenticato da tutti, Cristoforo Colombo. A ripagare una vita di fatiche, disinganni e sventure, non solo una pensione accordatagli dal re di Spagna, ma anche la consapevolezza di avere vinto la sfida con la storia. La vicenda di Colombo ci ricorda che esiste il mistero e che non lo si può governare, ma solo intuire e sognare. Colombo ci ricorda anche che a volte la vita è come una lunga strada di cui, apparentemente, non si vede la fine, ma in fondo alla quale, sicuramente, un destino ci attende. Ognuno di noi ha la sua America da scoprire. Nel cinquecentesimo anniversario della morte dell’esploratore, la sua storia ci riporta a quella dell’Italia dei nostri tempi, dove tutti sperano di alzare le vele dei propri sogni e dei propri destini.
Forse non tutto quello che si vedrà in questo spettacolo è realmente accaduto, ma è tutto vero.