Cuarteto Casals
Alexander Lonquich, pianoforte
• Beethoven, Quartetto per archi n. 11 in fa maggiore, op.95
• Schumann, Quintetto in mi bemolle maggiore, op.44
Informazioni sullo spettacolo
28.11.2019 - h 20:30 - Teatro Municipale Valli
Platea e Palchi I, II e III ordine centrale
€ 30,00
Palchi I, II e III ordine laterale
€ 25,00
Palchi IV Ordine
€ 20,00
Galleria
€ 17,50
Foto © Cecopato, Igor Cat
Il Cuarteto Casals si è esibito in un’interpretazione sbalorditiva, conservando un’intensità, un’attenzione e un’univocità di suono realmente impressionanti.
New York Times
Alexander Lonquich
Alexander Lonquich è nato a Trier, in Germania. Nel 1977 ha vinto il Primo Premio al Concorso Casagrande dedicato a Schubert. Da allora ha tenuto concerti in Giappone, Stati Uniti e nei principali centri musicali europei.
La sua attività lo vede impegnato con direttori d’orchestra quali Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman, Emmanuel Krivine, Heinz Holliger, Marc Minkowski. Particolare in tal senso è stato il rapporto mantenuto in passato con Sandor Vègh e la Camerata Salzburg, di cui è tuttora regolare ospite nella veste di direttore-solista.
Un importante ruolo lo svolge inoltre la sua attività nell’ambito della musica da camera. Alexander Lonquich, infatti, ha avuto modo di collaborare con artisti del calibro di Christian Tetzlaff, Nicolas Altstaedt, Vilde Frang, Joshua Bell, Heinrich Schiff, Steven Isserlis, Isabelle Faust, Carolin Widmann, Jörg Widmann, Boris Pergamenschikov, Heinz Holliger, Frank Peter Zimmermann.
Ha ottenuto numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale quali il “Diapason d’Or”, il “Premio Abbiati” (come miglior solista del 2016) e il “Premio Edison” in Olanda.
Nel 2003 Alexander Lonquich ha formato, con la moglie Cristina Barbuti, un duo pianistico che si è esibito in Italia, Austria, Svizzera, Germania, Norvegia e USA.
Inoltre, nei suoi concerti appare spesso nella doppia veste di pianista e fortepianista spaziando da C.P.E. Bach a Schumann e Chopin, del quale ha inciso, su un pianoforte Erard insieme a Philippe Herreweghe, il Concerto in fa minore per il Frederick Chopin Institute.
Nel ruolo di direttore-solista, Alexander Lonquich collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova – con cui in particolare ha svolto un lavoro di ricerca e approfondimento sull’integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart – e, tra le altre, ha lavorato con l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Camerata Salzburg, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées e la Filarmonica della Scala di Milano.
Di particolare rilievo è stato, nella primavera 2009, il progetto con l’Orchestra Sinfonica Nazionale RAI nel quale, in cinque differenti concerti, è stata presentata l’integrale delle Sinfonie di Schubert accostate ai Concerti per pianoforte di Beethoven.
Si esibisce regolarmente per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con la quale dalla stagione 2011/12 collabora anche come direttore-solista.
La stagione 2018/19 prevede per Alexander Lonquich, tra le altre, una serie di recital con Cristina Barbuti, con tappe a Bergamo, Pisa e Trento, una serie di recital solistici (tra le altre a Ferrara, Milano, Palermo, L’Aquila e Firenze), progetti da camera con il Quartetto Ebene e in duo con Nicolas Altstaedt, collaborazioni con l’Orchestra Verdi di Milano e l’Orchestra Leonore di Pistoia.
Alexander Lonquich svolge anche un’intensa attività concertistica all’estero: è stato “Artist in Residence” nella stagione 2015/16 presso la NDR Elbphilharmonie Orchester (Orchestra della Radio della Germania del Nord) di Amburgo, e poi nell’edizione 2017 del Festival della Primavera di Praga, dove si è esibito anche nel ruolo di solista e direttore con la Camerata Salzburg. E’ frequente ospite di festival di rilievo internazionale, tra i quali Schubertiade, Lockenhaus, Mozartwoche Salzburg in Austria, Beethovenfest Bonn, Ludwigsburger Schlossfestspiele e Sommerliche Musiktage Hitzacker in Germania. Tra gli impegni salienti fuori Italia citiamo collaborazioni con la Stuttgarter Kammerorchester, la Münchener Kammerorchester (per l’integrale dei cinque Concerti di Beethoven), la Potsdam Kammerakademie, la Camerata Salzburg, con cui sarà in tournée in Belgio e Olanda nella primavera del 2019, oltre a recital e concerti di musica da camera in numerose sale europee, tra le quali la Philharmonie e la Pier Boulez Saal di Berlino, la Konzerthaus di Vienna, l’Auditorio di Madrid.
Dopo aver effettuato incisioni per EMI dedicate a Mozart, Schumann e Schubert, ha iniziato una collaborazione con la ECM registrando musiche del compositore israeliano Gideon Lewensohn ed un CD di musica pianistica francese dell’inizio del XX secolo con gli Improptus di Fauré, Gaspard de la nuit di Ravel e i Préludes di Messiaen. In seguito ha inciso, sempre per ECM, la Kreisleriana e la Partita di Holliger e un CD interamente dedicato a Schubert, insieme a Carolin Widmann.
La sua pubblicazione più recente (ottobre 2018) è un doppio CD per l’etichetta Alpha-Outhere intitolato “Schubert 1828” e contenente le Sonate D958, D959 e D960; questa registrazione ha ottenuto un grandissimo successo di pubblico e critica e, nel febbraio 2019, ha ricevuto il prestigioso “Preis der deutschen Schallplattenkritik 2019”.
Ai numerosi impegni concertistici, Alexander Lonquich ha affiancato negli anni un intenso lavoro in campo didattico tenendo master-class in Europa, Stati Uniti ed Australia. Ha collaborato inoltre con l’Accademia Pianistica di Imola, l’Accademia Musicale Chigiana e la Hochschule für Musik di Colonia.
A partire dal 2014 Alexander Lonquich è Direttore Principale dell’OTO – Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, con la quale si esibisce durante ogni stagione anche come solista, contribuendo alla formazione dei giovani musicisti ed all’ampliamento del repertorio dell’ensemble.
Nel 2013 ha creato nella propria abitazione fiorentina, assieme alla moglie Cristina, Kantoratelier, un piccolo spazio teatrale dove le materie a lui care – psicologia, musica e teatro – vengono approfondite grazie a laboratori, seminari e concerti.
Cuarteto Casals
“Travolgente, sensazionale, attualmente di una bravura incomparabile”
Martin Wilkening, Berliner Zeitung, gennaio 2018
Fondato nel 1997 alla Escuela Reina Sofía di Madrid, il Cuarteto Casals ha festeggiato la stagione del proprio ventesimo anniversario con un progetto di più anni e particolarmente ambizioso: una serie di sei concerti con l’integrale dei Quartetti di Beethoven, accostati a sei opere commissionate a compositori contemporanei, eseguiti in città europee, asiatiche e dell’America Latina, fra cui Londra, Vienna, Berlino e Tokyo. Gli appuntamenti principali della prossima stagione includono interpretazioni dell’integrale degli ultimi Quartetti di Mozart e progetti incentrati sui compositori ungheresi Bartók, Ligeti e Kurtág.
Dalla vittoria del Primo Premio ai Concorsi di Londra e di Amburgo, il Cuarteto Casals è stato più volte ospite delle sale più rinomate del mondo tra cui la Carnegie Hall, la Philharmonie di Colonia, la Cité de la Musique di Parigi, la Schubertiade di Schwarzenberg, il Concertgebouw di Amsterdam e la Philharmonie di Berlino e molte altre in tutto il mondo.
Il Quartetto ha inciso una nutrita discografia con la casa discografica Harmonia Mundi, che fino a oggi include 12 CD, con un repertorio che spazia dai compositori spagnoli meno conosciuti Arriaga e Toldrá ai classici viennesi Mozart, Haydn, Schubert e Brahms, fino ad arrivare ai grandi del ventesimo secolo Debussy, Ravel e Zemlinsky, oltre a una registrazione dal vivo in Blue-Ray dell’integrale dei Quartetti di Schubert, per Neu Records. Nel 2018 il Quartetto ha pubblicato il primo dei tre cofanetti dei Quartetti di Beethoven con l’etichetta Harmonia Mundi, ricevendo grande consenso di critica. Il secondo cofanetto verrà pubblicato nel 2019 e l’ultimo nel 2020, in coincidenza con il duecentocinquantesimo anniversario della nascita del compositore.
Un premio ricevuto dal prestigioso Borletti-Buitoni Trust di Londra ha permesso al quartetto di acquistare un set di archetti d’epoca barocca e classica che viene utilizzato per brani da Purcell fino a Schubert, affinando così le differenze tra i vari stili musicali. Inoltre il quartetto è stato profondamente influenzato dalle sue collaborazioni con compositori viventi (in particolare György Kurtag) ed ha tenuto le prime esecuzioni mondiali di Quartetti scritti da importanti compositori spagnoli, tra cui un nuovo Concerto per quartetto d’archi e orchestra di Francisco Coll, presentato in prima assoluta con l’Orquesta Nacional de España.
In riconoscimento del suo contributo unico alla vita culturale della Catalogna e di tutta la Spagna, il Cuarteto Casals è stato nominato ambasciatore culturale dalla Generalitat de Catalunya e dall’Institut Ramon Lull, oltre che dal Ministero della Cultura. Riconoscimenti precedenti includono il Premio Nacional de Música, il Premi Nacional de Cultura de Catalunya ed il Premi Ciutat Barcelona. Il quartetto si esibisce ogni anno sull’ineguagliabile collezione di strumenti Stradivari decorati del Palazzo Reale di Madrid, dove sarà quartet-in-residence fino al 2020.
Oltre a tenere ricercatissime masterclass, il Cuarteto Casals è quartet-in-residence presso la Escola Superior de Musica de Catalunya di Barcellona, dove tutti e quattro i suoi membri risiedono.
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