COSA FARO’ DA GRANDE?
di Gustavo Pietropolli Charmet
con l'autore dialoga Luigi Tagliabue
Dalle 10 alle 13 sono aperte le terrazze e le sale del Ridotto del Teatro Municipale Valli con caffetteria, bookshop e mostre.
Tutti gli appuntamenti della domenica sono in collaborazione con
"Il futuro di cui discuterò in queste pagine non coincide esattamente con il significato che gli attribuiscono psicosociologi, economisti, giornalisti e politici: la dimensione futura che cerco di indagare è di ispirazione psicoanalitica, è l’idea di ciò che auspicabilmente si riuscirà ad essere e fare in un tempo detto futuro. L’autentico desiderio potrà esprimersi ed essere realizzato nella misura in cui si saranno sviluppate le competenze necessarie. Parlerò quindi del progetto di crescita, di cambiamento, di realizzazione di ciò che si avverte come parte più autentica del sé, discuterò della fantasia concernente la propria evoluzione verso la pienezza delle capacità di amare e di farsi amare, di lavorare creativamente ottenendo il legittimo riconoscimento economico come espressione concreta dell’essere riusciti a rendersi socialmente visibili dopo la lunga fase di dipendenza dalla famiglia di origine. Proprio perché il futuro è sinonimo di crescita della parte più autentica di se stessi e promette la prosecuzione verso l’alto del processo di conoscenza delle proprie verità, vederlo appannarsi e sparire nelle nebbie di un contesto sociale, economico e culturale che si schiera contro la sua realizzazione, colpisce al cuore il sistema motivazionale e crea un lutto doloroso: assieme al futuro muore la speranza, l’autenticità, il piacere di vivere per crescere e diventare se stessi". (G.P.C.)
Gustavo Pietropolli Charmet, Cosa farò da grande?, Laterza, 2012
Gustavo Pietropolli Charmet
Psicanalista e psichiatra, già Docente di Psicologia Dinamica presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca e già Primario dei servizi psichiatrici di Milano. Attualmente è socio dell’Istituto Minotauro di Milano, Docente della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia dell’Adolescenza ARPAD Minotauro, Milano, Presidente del C.A.F.-Centro Aiuto alla Famiglia in crisi e al Bambino maltrattato, Responsabile scientifico Comunità Terapeutica Casa per la Salute della Mente per i disturbi della condotta alimentare di Brusson, Valle Aosta e Direttore scientifico dell’Osservatorio Giovani IPRASE di Trento. È Direttore scientifico della collana "Adolescenza, educazione, affetti" dell’Editore Franco Angeli. Dirige la collana “Biblioteca dei genitori” del Corriere della Sera. Tra le ultime pubblicazioni: Cosa farò da grande? Il futuro come lo vedono i nostri figli, Laterza, Roma-Bari, 2012; (con C. Assante, M. Bufano, M. Malacrida), La vocazione psicoterapeutica. Come si diventa psicoterapeuti dell’adolescenza, Franco Angeli, Milano, 2011; (con S. Bignamini, D. Comazzi), Psicoterapia evolutiva dell’adolescente, Franco Angeli, Milano 2010; Fragile e spavaldo. Ritratto dell’adolescente di oggi, Laterza, Roma-Bari 2009; (con A. Piotti), Uccidersi. Il tentato suicidio in adolescenza, Raffaello Cortina, Milano 2009.
Luigi Tagliabue
Nato nel 1947 a Villasanta (Milano), si è laureato nel 1972 presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, sede di Roma, specializzandosi inoltre nella stessa sede, nel 1976, in Psichiatria. Dal 1982 ha assunto la direzione del servizio territoriale psichiatrico relativo ad una parte della città di Reggio Emilia e successivamente la direzione dei centri residenziali e semi-residenziali dell’intera area cittadina. Primario Ospedaliero dal 1984, ha diretto il Dipartimento di Salute Mentale dell’AUSL di Reggio Emilia dal 1999 fino al febbraio 2005.Nel corso degli anni ha sviluppato uno specifico percorso formativo ed ha coordinato vari gruppi di ricerca sul trattamento delle psicosi e sulla rappresentazione sociale della malattia mentale; ha svolto attività didattica presso varie Università e Servizi Pubblici sui temi della clinica e della riabilitazione. È autore di circa cinquanta pubblicazioni scientifiche, che riguardano, in particolare, la storia della psichiatria, lo studio delle dinamiche istituzionali, il rapporto medico-paziente, la terapia delle psicosi. Dal settembre 2006 al dicembre 2009 ha diretto il Dipartimento di salute mentale della USL di Bologna. Dirige dal 2002 la Rivista Sperimentale di Freniatria, la più antica rivista italiana di psichiatria, fondata a Reggio Emilia nel 1875. È stato vice-presidente del Centro Studi di Storia della Psichiatria di Reggio Emilia e membro del Comitato Etico dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.