COPPIE E FAMIGLIE. NON E’ QUESTIONE DI NATURA
di Chiara Saraceno
con l'autrice dialoga Michele Smargiassi
Nulla di meno naturale della famiglia, si potrebbe dire. Famiglia e coppia sono tra le istituzioni sociali più oggetto di regolazione che ci siano. È la società che di volta in volta definisce quali dei rapporti di coppia e di generazione sono "legittimi" e riconosciuti come famiglia, e quindi hanno rilevanza sociale e giuridica. Storicamente e nelle diverse culture queste definizioni sono cambiate, così come sono mutati i soggetti cui è riconosciuto il diritto/dovere di normare che cosa sia famiglia, quali siano le obbligazioni e responsabilità connesse ai legami familiari, la distinzione, o viceversa l'assimilazione, tra coppia e famiglia. Su queste differenze che hanno una lunga storia si innestano oggi, soprattutto nei paesi sviluppati, i mutamenti prodotti da processi di tipo sia demografico sia culturale. L'invecchiamento della popolazione, l'aumento delle coppie di fatto e la richiesta degli omosessuali di vedersi riconosciute le proprie unioni stanno modificando sia l'idea di coppia sia i processi di formazione della famiglia. Le possibilità offerte dalle tecniche di fecondazione assistita, infine, rompono l'ovvietà del legame biologico tra chi è genitore e chi genera. All'incrocio di demografia, storia, cultura e norme la famiglia si presenta insomma come un fenomeno cangiante, come un caleidoscopio, più che in crisi, in tensione per i cambiamenti che la attraversano.
C. Saraceno, Coppie e famiglie, Feltrinelli, 2012
Chiara Saraceno
Attualmente è honorary fellow presso il Collegio Carlo Alberto di Torino. Dal 2006 al 2011 è stata professore di ricerca presso il Wissenschaftszentrum Berlin für Sozialforschung e fino al 2008 professore ordinario di sociologia della famiglia presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino, dove per molti anni ha diretto prima il Dipartimento di Scienze sociali, poi il Centro interdisciplinare di studi delle donne e il genere (CIRSE), oltre al dottorato di ricerca in ricerca sociale comparata. Ha fatto parte della Commissione di indagine sulla povertà e l’esclusione sociale sia sotto la presidenza Gorrieri che sotto la presidenza Carniti. Nel 1999-2001 ne è stata presidente. I suoi interessi di ricerca riguardano principalmente la famiglia, i rapporti di genere e generazione, le politiche sociali, la povertà. Tra le sue pubblicazioni recenti, Cittadini a metà (Rizzoli 2012), Conciliare famiglia e lavoro. Nuovi patti tra i sessi e le generazioni, (con M. Naldini, Il Mulino 2011), I nuovi poveri. Politiche per le disuguaglianze (con P. Dovis, Codice Edizioni 2011), Onora il padre e la madre (con G. Laras, Il Mulino 2010). Collabora con il quotidiano La Repubblica e con la rivista della Svizzera italiana «Il caffè».
Michele Smargiassi
giornalista, è inviato di La Repubblica e si occupa di società, politica e cultura. Oltre a testi per mostre, cataloghi, riviste e volumi collettivi, ha scritto libri: Un’autentica bugia. La fotografia, il vero, il falso, Contrasto, 2009); Donne di questo mondo con Uliano Lucas (Diabasis 2003); Lo specchio d’inchiostro con Ghigo Roli (Artioli 1999); Italiani a tavola con Uliano Lucas e Guido Vergani (Mazzotta 2003); e il saggio La famiglia foto-genica per gli Annali della Storia d’Italia Einaudi (2004). Nel 2011, presso Dalai editore, è uscito il suo ultimo libro, Ora che ci penso. La storia dimenticata delle cose quotidiane (2011). Fa parte del comitato scientifico del Centro italiano per la fotografia d’autore di Bibbiena.