COMPAGNIA GIOVANILE JUNIOR BALLETTO DI TOSCANA
Nuova produzione in collaborazione con Fondazione I Teatri, Reggio Emilia
No place of grace
Sulle tracce di Diaghilev
JEUX
coreografia Eugenio Scigliano
musica Claude Debussy
costumi Eugenio Scigliano
luci Carlo Cerri
interpreti Isabella Pirondi, Valeria Vellei, Serena Vinzio, Alessio Burani, Davide Di Giovanni, Alessandro Di Marco, Stefano Zumpano
LE SPECTRE DE LA ROSE
prima assoluta
coreografia Fabrizio Monteverde
musica Carl Maria von Weber
costumi Santi Rincari
luci Carlo Cerri
interpreti Isabella Pirondi, Giovanni Ciracì
LA SAGRA DELLA PRIMAVERA DI IGOR STRAVINSKIJ
prima assoluta
coreografia Cristina Rizzo
musica Igor Stravinskij
costumi Cristina Rizzo
luci Andrea Narese
interpreti Lorenzo Andiloro, Dario Bezzer, Alessio Burani, Giovanni Ciracì, Claudio Costantino, Davide Di Giovanni, Nicola Falcone, Mirko Fontana, Rosario Guerra, Paolo Lauri, Riccardo Occhilupo, Stefano Zumpano
in collaborazione con Can-Go/Cantieri Goldonetta – Firenze
Sabato 8 marzo 2008 ore 21
Teatro Ariosto
La Sagra della Primavera di Igor Stravinskij
Immagino la partitura coreografica come una superficie liscia sulla quale far rimbalzare o rifrangere la matematica del discorso sonoro, la complessità di un universo ritmico che ancora oggi rimane un fenomeno "scandaloso" nella storia musicale e nella mia storia.
Molto è già stato detto e molto è già stato fatto, sulla questione del rito, non credo che sia possibile aggiungere altro. Considero dunque questo progetto non come un confronto con la tradizione ma come una personale immersione in un universo sonoro.
A questo proposito, metto da parte qualsiasi possibile interpretazione di una scena rituale, nessun racconto, nessun personaggio, nessuna rappresentazione, ma il dispiegarsi di un atto dinamico a più corpi, un corpo unico intento in un esercizio di concentrazione all’unisono.
Una forma collettiva di gesto ripetuto immediatamente decisivo, che incorpori in sé un pensiero ritmico.
Una massa concreta, un vero e proprio "corpo di ballo". Credo che la versione originale che andò in scena a Parigi nel 1913 coreografata da Nijinskij è quella che più di tutte contiene l’essenza innovativa dell’opera, la capacità di osare del linguaggio. Oggi non è più possibile confrontarsi con un’idea dell’arte in grado di produrre spostamento e soprattutto non siamo più in grado di considerare il ritmo, il simbolo ed il gesto raffinato come delle concezioni essenziali e sacre. Più che un esercizio sul tempo, considero questo progetto come un atto dinamico irriducibile, dove il sentire ed il pensiero coincidono in un unico stato corporeo fuori dal senso e dal discorso, un’immagine unica colma di corporalità. Il processo di lavoro mi vede coinvolta nell’incontro con un gruppo di 10, 12 giovani danzatori alle prime armi che dovranno confrontarsi con un linguaggio contemporaneo e la sua complessità, sarà molto interessante per me articolare un discorso capace di connettere la pratica fisica e l’intuizione concettuale. La scena sarà nuda, il luogo dell’atto; la luce, non illustrerà la "danza", ma diventerà materia stessa, al pari dei corpi. La Sagra della Primavera di Igor Stravinskij tende verso la messa in atto di un "corpo unico", di un’unicità del gesto, di un movimento che considera il tempo in termini di battuta e di durata; non tende verso l’espressione o la rappresentazione di un rito ma cerca la coincidenza tra il pensare ed il fare.
(Cristina Rizzo)
Jeux di Eugenio Scigliano su musica di Debussy, dà il via alla serata con un omaggio a Vaslav Nijinskj e alla tradizione dei Balletti Russi di Diaghilev. Creato dal leggendario danzatore russo nel 1913 e basato su un ménage à trois che si sviluppa durante una partita a tennis, il balletto nella versione di Scigliano si snoda sulla partitura per pianoforte e vede in azione tre coppie che si trovano ad interagire con un ’escluso’, che non si adegua alle regole del gruppo. Alla fine una grande palla bianca lanciata in aria dal ’diverso’ scompagina il tutto, mettendo in luce la precarietà del rapporto di coppia e conferma l’estro creativo del coreografo, che ha vestito i suoi interpreti di scuro, avvolgendoli con fasci di luce ad effetto.
Balletto d’atmosfera e non di facile resa interpretativa, Jeux regala momenti di grande impatto visivo soprattutto nelle dinamiche sequenze corali o nei soli del ’diverso’.
BALLETTO DI TOSCANA JUNIOR
La Compagnia giovanile Junior BallettO di ToscanA, diretta da Cristina Bozzolini, con la collaborazione di Silvia Chirico, in qualità di ’maître de ballet’ ed assistente alle coreografie, costituisce la struttura produttiva di tirocinio professionale della Scuola del Balletto di Toscana.
Riconosciuta e parzialmente sostenuta dalla Regione Toscana e dal Comune di Firenze, rappresenta una qualificata occasione di debutto sulle scene, con modalità rigorosamente professionali, sia artistiche che tecniche ed organizzative, per un selezionato organico, mediamente di 16/18 elementi, giovani danzatori ’under 20’ di promettente talento, espressione dei livelli qualitativi dei Corsi superiori di formazione professionale del Dipartimento Danza classica e del Dipartimento Danza modern-jazz e contemporanea della Scuola del BdT, a conferma delle eccellenti capacità formative di quella che è una delle migliori e più innovative Scuole italiane di danza, con un "palmarés" di oltre 70 propri ex allievi, professionisti in carriera, in importanti Corpi di Ballo, Compagnie e Gruppi di danza in Italia ed in Europa.
Con chiarezza propositiva il programma artistico richiama la linea culturale, impressa nella cronaca e nella storia della danza italiana degli ultimi decenni, dalla mitica formazione del BallettO di ToscanA, sempre guidata da Cristina Bozzolini, con l’affermazione del primato della coreografia e della danza pura, articolata per linee trasversali in una pluralità di linguaggi espressivi, dal neo-classico al contemporaneo, al modern-jazz ed all’hip-hop, sempre valorizzata dalla creatività sia di Autori di grande prestigio, nazionale ed internazionale, che emergenti di sicuro talento.
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