Antonio Manzini e Tullio Sorrentino
Il giudizio universale • Reading a due voci
Finalmente Domenica Off
Un nuovo capitolo nel grande romanzo di Rocco Schiavone. Un giallo intricato che esplora le complessità della natura umana.
Burbero, romano fino nel midollo e cinico quanto basta: Rocco Schiavone è uno dei personaggi della letteratura più amati di sempre. Il vicequestore nato dalla penna di Antonio Manzini ha appassionato i suoi fan con tantissime storie e avventure che lo vedono come assoluto protagonista.
In occasione dell’uscita di Le ossa parlano, la nuova indagine – forse la più crudele – di Rocco Schiavone, Antonio Manzini e Tullio Sorrentino portano in scena un racconto inedito. Un mistero inquietante che ha come protagonista il cinico, sarcastico e amatissimo vicequestore della polizia di Roma.
Un cold case per Schiavone, che lo prende non come la solita rottura di decimo livello, ma con dolente compassione, e con il disgusto di dover avere a che fare con i codici segreti di un mondo disumano. Un’indagine che lo costringe alla logica, a un procedere sistematico, a decifrare messaggi e indizi provenienti da ambienti sotterranei. E a collaborare strettamente con colleghi e sottoposti, dei quali conosce sempre più da vicino le vite private.
IL LIBRO
Antonio Manzini
Le ossa parlano
Sellerio, 2022
Informazioni sullo spettacolo
24.02.2022 - h 18:30 - Teatro Cavallerizza
Antonio Manzini
Antonio Manzini è attore, regista, sceneggiatore e scrittore. Allievo di Andrea Camilleri all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, ha firmato il suo primo racconto in collaborazione con Niccolò Ammaniti per l’antologia Crimini. Nel 2005 pubblica con Fazi il romanzo Sangue marcio, nel 2007, con La giostra dei criceti consolida la sua fama tra gli appassionati del giallo e del noir. Dopo alcuni racconti pubblicati in antologie, nel 2013 scrive Pista nera, romanzo in cui appare per la prima volta il vicequestore Rocco Schiavone, che diverrà protagonista di altre nove opere romanzesche.
Tullio Sorrentino
Tullio Sorrentino, dopo il diploma all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico nel 1988, lavora in teatro con registi come Massimo Castri, Roberto Guicciardini, Mario Missiroli, Ennio Coltorti ed Andrea Camilleri. Successivamente si dedica prevalentemente alla televisione e al cinema. Appare in alcune serie, tra cui Distretto di Polizia, Il commissario Montalbano e Rocco Schiavone, dove interpreta Fabrizio “Brizio” Marchetti, amico d’infanzia del vicequestore.