La Capella Reial de Catalunya
Le Concert des Nations Jordi Savall, direttore
La Capella Reial de Catalunya
Le Concert des Nations
Jordi Savall direttore
Elionor Martínez soprano
Lara Morger mezzosoprano
Programma
- Marc-Antoine Charpentier, Stabat Mater pour Des Religieuses
- Domenico Scarlatti, Stabat Mater
- Giovanni Battista Pergolesi, Stabat Mater
Con il supporto del Departament de Cultura della Generalitat de Catalunya e de l’Institut Ramon Llull
Con il supporto finanziario della Direction Régionale des Affaires Culturelles Occitanie.
Il lavoro infaticabile di Savall non è semplicemente un recupero musicale, ma piuttosto una rianimazione creativa.
(Allan Kozinn, New York Times)
Lo Stabat Mater – testo duecentesco di Jacopone da Todi messo in musica da innumerevoli compositori fino a oggi – è il prisma attraverso cui Jordi Savall esplora il passaggio dal ‘600 al primo ‘700, a partire da Charpentier che, fedele alla lezione di Carissimi, compone uno Stabat Mater di estrema, malinconica semplicità. Sorprendente la densità polifonica dello Stabat di Domenico Scarlatti (composto tra 1715 e 1719), che ci rivela un lato completamente inedito dell’autore che conosciamo soprattutto per le sonate clavicembalistiche. Celebre lo Stabat Mater scritto da un Pergolesi ventiseienne nel 1735, alla fine della sua brevissima vita, che accoglie le novità stilistiche della scuola napoletana restituendole in una prospettiva ricca di sentimento e di pathos.
Informazioni sullo spettacolo
01.04.2023 - h 20:30 - Teatro Valli
Platea e Palchi I, II e III ordine centrale
€ 50,00
Palchi I, II e III ordine laterale
€ 45,00
Palchi IV Ordine
€ 40,00
Galleria
€ 30,00
Riduzioni
Iscritti Unimore > 50%
Under 30 > 30%
Amici dei Teatri > 20%
Over 65 > 15%
Gruppi (più di 15 persone) > 15%
Jordi Savall
Jordi Savall è una personalità musicale tra le più polivalenti della sua generazione. Da più di cinquant’anni egli fa conoscere al mondo delle meraviglie musicali lasciate nell’oscurità, nell’indifferenza e nell’oblio. Egli scopre e interpreta queste musiche antiche, sulla sua viola da gamba o come direttore. Le sue attività di concertista, insegnante, ricercatore e creatore di nuovi progetti sia musicali sia culturali, lo situano tra i principali attori del fenomeno della rivalutazione della musica storica. Ha fondato, con Montserrat Figueras, i complessi Hespèrion XXI (1974), La Capella Reial de Catalunya (1987) e Le Concert des Nations (1989), con i quali ha esplorato e creato un universo di emozioni e di bellezza, che egli diffonde nel mondo intero per la felicità di milioni di amanti della musica.
Con la sua fondamentale partecipazione al film d’Alain Corneau Tous les Matins du Monde (gratificato del premio César alla migliore colonna sonora), la sua intensa attività di concertista (circa 140 concerti l’anno), la sua discografia (6 registrazioni annuali) e la creazione, nel 1998, con Montserrat Figueras, della propria etichetta discografica Alia Vox, Jordi Savall dimostra che la musica antica non è necessariamente elitaria, ma che essa interessa un vasto pubblico di tutte le età, sempre più diversificato e numeroso.
Nel corso della sua carriera, egli ha registrato e pubblicato più di 230 dischi nei repertori medievali, rinascimentali, barocchi e classici, con una particolare attenzione al patrimonio musicale ispanico e mediterraneo. Questo lavoro è stato sovente ricompensato da numerosi premi, come diversi Midem Awards, degli International Classical Music Awards, e un Grammy Award. I suoi programmi di concerto hanno saputo trasformare la musica in uno strumento di mediazione per l’intesa e la pace tra i popoli e le differenti culture, a volte in conflitto. Non è un caso quindi che, nel 2008, Jordi Savall sia stato nominato Ambasciatore dell’Unione Europea per un dialogo interculturale e, a fianco di Montserrat Figueras, “Artista per la Pace”, nell’ambito del programma “Ambasciatori di buona volontà” dell’UNESCO.
Il suo contributo alla riscoperta e alla rappresentazione delle opere di Vicent Martin i Soler. Una cosa rara e Il burbero di buon cuore è stato seguito, alla testa dei complessi Le Concert des Nations e La Capella Reial de Catalunya, da quelli de L’Orfeo di Monteverdi, del Farnace di Vivaldi, di Orfeo ed Euridice di J.J. Fux, nonché del Teuzzone di Vivaldi.
La sua feconda carriera musicale è stata coronata da ricompense e distinzioni sia nazionali, sia internazionali, tra cui possiamo citare i titoli di Dottore “honoris causa” delle Università di Evora (Portogallo), Barcellona (Catalogna), Lovanio (Belgio) e Basilea (Svizzera). Ha anche ricevuto l’insegna di Cavaliere della Legione d’Onore della Repubblica Francese, il Premio Internazionale della Musica per la Pace, del Ministero della Cultura e delle Scienze della Bassa Sassonia, la Medalla d’Or del Governo Regionale della Catalogna e il prestigioso premio Léonie Sonning, considerato come il Premio Nobel per la musica.
«Jordi Savall mette in evidenza una comune eredità culturale infinitamente varia. È un uomo per i nostri tempi».
(The Guardian, 2011)
Le Concert des Nations
Jordi Savall e Montserrat Figueras crearono Le Concert des Nations nel 1989 durante la preparazione del progetto Canticum Beatae Virginis di Marc Antoine Charpentier, al fine di disporre di una formazione adatta per interpretare su strumenti d’epoca un repertorio che andasse dal periodo barocco fino al romanticismo (1600-1850). Il nome dell’orchestra proviene dall’opera di François Couperin Les Nations, un concetto che rappresenta la riunione dei “gusti musicali” e la premonizione che l’arte in Europa avrebbe impresso per sempre un marchio proprio, quello del Secolo dei Lumi.
Diretta da Jordi Savall, Le Concert des Nations è la prima orchestra che riunisce una
maggioranza di musicisti provenienti da paesi latini (Spagna, America Latina, Francia, Italia, Portogallo, ecc.), tutti notevoli specialisti di livello internazionale nell’interpretazione della musica antica su strumenti originali corrispondenti all’epoca e ai criteri storici. Fin dall’inizio, l’orchestra ha dimostrato la volontà di fare conoscere repertori storici di grande qualità attraverso interpretazioni che ne rispettino lo spirito originario, operando così per ridare loro la piena primitiva vitalità. A titolo d’esempio, citiamo le incisioni di Charpentier, J.S. Bach, Haydn, Mozart, Haendel, Marais, Arriaga, Beethoven, Purcell, Dumanoir, Lully, Biber, Boccherini, Rameau o Vivaldi.
Nel 1992, Le Concert des Nations affronta il genere dell’opera con Una Cosa Rara di Martin i Soler, rappresentata al Théâtre des Champs Elysées, al Gran Teatre del Liceu di Barcellona e all’Auditorio Nacional di Madrid. Altre opere saranno in seguito allestite davanti a un pubblico assiduo: L’Orfeo di Claudio Monteverdi al Gran Teatre del Liceu di Barcellona, al Teatro Real di Madrid, alla Wiener Konzerthaus, all’Arsenal di Metz e al Teatro Regio di Torino. Nel 2002 ha avuto luogo una ripresa di questa stessa opera nel Liceu di Barcellona, appena restaurato, dove è stato realizzato un DVD (BBC-Opus Arte). Nuove rappresentazioni furono poi date al Palais des Beaux Arts di Bruxelles, al Grand-Théâtre di Bordeaux e al Piccolo Teatro di Milano nell’ambito del Festival MITO.
Nel 1995, un’altra opera di Martin i Soler, Il Burbero di Buon Cuore, è stata rappresentata al Théâtre de la Comédie di Montpellier. Nel 2000 è stata presentata in versione di concerto a Barcellona e a Vienna Celos aun del Ayre matan di Juan Hidalgo e Calderon de la Barca. Le ultime produzioni sono state il
Farnace di Vivaldi al Teatro de la Zarzuela di Madrid e Il Teuzzone, pure di Vivaldi, interpretato in versione semi-concertante all’Opéra Royal di Versailles.
L’importante discografia di Le Concert des Nations ha ricevuto molti premi e riconoscimenti quali i Midem Classical Awards e gli International Classical Music Awards. Il successo delle opere, delle registrazioni e delle rappresentazioni in importanti festival e grandi sale nel mondo ha permesso a questa orchestra su strumenti d’epoca di essere considerata come una delle migliori, capace d’affrontare repertori eclettici e diversi che si estendono dalle prime musiche per orchestra fino ai capolavori del romanticismo e del classicismo.
La Capella Reial de Catalunya
Sul modello delle famose “Cappelle reali” medievali, per le quali furono creati i numerosi capolavori di musica sacra e profana della penisola iberica, Montserrat Figueras e Jordi Savall fondarono nel 1987 La Capella Reial, uno dei primi complessi vocali consacrati all’interpretazione delle musiche del Siglo de oro in base a criteri storici e con l’uso esclusivo di voci ispaniche e latine. Dal 1990, questa formazione gode regolarmente del patronato del Governo Regionale della Catalogna; da quel momento ha assunto la denominazione “La Capella Reial de Catalunya”.
Questo nuovo complesso si è dedicato al recupero e all’interpretazione, sempre secondo criteri storici, del patrimonio vocale polifonico medievale e dei Secoli d’Oro ispanici ed europei anteriori al XIX secolo. Lungo la stessa linea artistica di Hespèrion XXI, e ogni volta con il massimo rispetto della profonda dimensione spirituale e artistica delle opere,
La Capella Reial de Catalunya ha saputo combinare magistralmente la qualità e l’adeguamento allo stile dell’epoca, insieme alla declamazione e alla proiezione espressiva del testo poetico.
Il suo ampio repertorio va dalla musica medievale delle culture del Mediterraneo fino ai grandi maestri del rinascimento e del barocco. Questo complesso che ha trionfato negli ambiti barocco e classico, ha dato ottima prova anche in composizioni contemporanee di Arvo Pärt. Merita una citazione in particolare la sua partecipazione alla colonna sonora del film Jeanne la Pucelle (1993) di Jacques Rivette, sulla vita di Giovanna d’Arco. Nel 1992, La Capella Reial de Catalunya debutta nel genere dell’opera con la partecipazione, come coro, a tutte le rappresentazioni in cui figura Le Concert des Nations. La discografia propria di questo ensemble comprende più di 40 CD, che hanno più volte ricevuto premi e riconoscimenti. Sotto la direzione di Jordi Savall, La Capella Reial de Catalunya partecipa regolarmente, fin dalla sua fondazione, ai festival internazionali di musica antica, e continua a svolgere un’intensa attività di concerti e registrazioni in varie parti del mondo.
Concerti 2024-2025
1 aprile 2025
Junge Deutsche Philharmonie • Roderick Cox, direttore • Kian Soltani, violoncello
Teatro Municipale Valli