Kafka e la bambola viaggiatrice
Eolo award 2022 come miglior spettacolo di Teatro di Figura
«Un Kafka inaspettato, travolto da un incontro lieve e trasportato in un mondo che
non ricorda più: quella bambina è per lui l’occasione di cercare dentro di sé le parole
dell’infanzia, ed è per noi l’occasione di riscoprire un Kafka che non è kafkiano»
Un pomeriggio, un parco, Berlino. Il 1923.
Franz Kafka, ritroso scrittore ancora non raggiunto dalla fama, s’imbatte in una bambina disperata perché ha perso la sua bambola. Questo incontro inaspettato rappresenta lo spunto per l’ultima opera del grande scrittore, un’ispirazione. Ventuno giorni e tante lettere per immaginare un’altra verità: la bambola non è andata perduta, è partita per un lungo viaggio in giro per il mondo. Così Kafka s’inventa “postino delle bambole”.
Della bambina nessuna traccia, degli scritti nemmeno, ma Jordi Sierra i Fabra, autore catalano, prova a ricostruire cosa potrebbe essere accaduto, a riempire i buchi di quella strana e misteriosa vicenda, regalando ai lettori un piccolo libro prezioso e intenso.
È una storia adulta che parla di nostalgia, inquietudini, vita che corre via, è una storia dell’infanzia che dice di stupori, occhi aperti sul mondo, vita che arriva tumultuosa e piena. È il racconto delle separazioni e dell’abbandono, di come si impara a stare dentro al cambiamento e di quanto si possa raccogliere dagli incontri, anche i più inattesi.
Dentro una scena essenziale e con l’aiuto di videoproiezioni, che animano e descrivono i luoghi, le fantasie e il viaggio straordinario della bambola, si sviluppa un dialogo profondo tra i due protagonisti, capace di dare un senso, un ordine alla realtà, e di trasformare il dramma della perdita in un’occasione di crescita.
Un incontro tra umanità, tra condizioni diverse, diversi tempi della vita, ma dentro un’esperienza che appartiene a tutti: crescere, cambiare, lasciar andare.
Far dialogare letteratura e teatro per le nuove generazioni, continuando a cercare i modi in cui si può parlare a chi sta iniziando a incontrare la vita. I timori, la ricerca di certezze, l’incoscienza vitale, gioie e dolori improvvisi e così forti: tutti tumulti che gli adulti dimenticano, o vivono in modo più appannato, sono per i bambini sentimenti deflagranti e potenti. È della potenza della vita che si parla in questo spettacolo. Uno spettacolo che esiste grazie al guizzo geniale di un grande scrittore in un pezzetto della sua vita sconosciuto ai più, e grazie alla curiosità e all’attenzione con cui un altro scrittore ha saputo raccogliere e raccontare una storia, per farla arrivare fino a noi. Valerio Malorni e Fabrizio Pallara
Informazioni sullo spettacolo
20.02.2026 - h 09:00 - Teatro Cavallerizza
20.02.2026 - h 11:00 - Teatro Cavallerizza
60 minuti
Posto unico
€ 6,00
Età consigliata: 10-14 anni
Tecnica: teatro d’attore e di figura con videoproiezioni>
PRENOTAZIONI A PARTIRE DA LUNEDì 20 OTTOBRE 2025, ORE 14
inviando la Scheda di prenotazione via mail a
prenotazioniscuole@iteatri.re.it
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Per info
UFFICIO SCUOLE
tel 0522 458950, 458990



Tratto dal romanzo “Kafka y la muñeca viajera” di Jordi Sierra i Fabra
Produzione CSS Teatro stabile di innovazione del FVG con Teatro delle Apparizioni
adattamento e drammaturgia Valerio Malorni e Fabrizio Pallara
regia Fabrizio Pallara
con Desy Gialuz e Valerio Malorni
immagini video Massimo Racozzi
scene e costumi Fabrizio Pallara e Luigina Tusini
luci Fabrizio Pallara e Simone Spangaro
ideazione e costruzione bambola Ilaria Comisso
foto di scena Daniele Fona