Camae Ayewa (aka. Moor Mother) spoken word
Aquiles Navarro tromba
Keir Neuringer sax contralto
Luke Stewart contrabbasso
Tcheser Holmes batteria
Venerdì 17 ottobre 2025, ore 20.30
Teatro Ariosto
Gli Irreversible Entanglements sono un gruppo musicale formato nel 2015, in un periodo di forte fermento legato al movimento Black Lives Matter.
I loro “legami irreversibili” (Irreversible Entanglements) nacquero durante «Musicians Against Police Brutality», evento creato per protestare contro il tragico omicidio di Akai Gurley, un giovane afroamericano ucciso nel novembre 2014 a Brooklyn da un agente di polizia di New York.
La band, sede a Filadelfia, New York e District of Columbia, è composta da cinque persone. La poetessa Camae Ayewa è una figura leggendaria, guida a livello mondiale dell’attivismo comunitario afrofuturista, nella musica e nell’arte. Luke Stewart, fra i contrabbassisti più richiesti della sua generazione, vanta una conoscenza enciclopedica della musica, grazie alla sua attività radiofonica e di organizzatore di concerti, da cui attinge con focalizzata e fragorosa intensità. La prodigiosa tecnica d’avanguardia di Keir Neuringer s’accompagna all’urgenza nel suo tono e da un’accesa determinazione socio-politica. Aquiles Navarro e Tcheser Holmes si unirono alla band come duo di lunga data, portando con energia e inventiva incontenibili, dosi di jazz latino e afro-caraibico.
Nel 2017 hanno pubblicato il loro primo album, Irreversible Entanglements, seguito nel 2020 da Who Sent You?, e successivamente da Open The Gates e Protect Your Light. Si sono affermati come uno dei gruppi più in vista di un movimento di «nuovo jazz» che si sviluppa tra gli Stati Uniti e il Regno Unito, attirando un pubblico giovane desideroso di sonorità innovative e sensibile alle tematiche della blackness, all’estetica dell’avanguardia jazz (ispirata a figure come Coltrane e Sun Ra) e all’attivismo sociale.
Gli Irreversible attingono principalmente a due tradizioni fondamentali, rivisitate e aggiornate con qualche elemento elettronico, come i synth. La tromba di Navarro e il sassofono alto di Neuringer richiamano sonorità e poetiche di grandi pionieri del free jazz, evocando l’energia, l’irruenza, l’amarezza, ma anche l’abbandono e l’estasi tipici di quel periodo storico e musicale.
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venerdì 17 ottobre (ore 20.30)
Teatro Ariosto, Reggio Emilia
